Stai consultando: 'Sugli statuti teramani del 1440 ', Francesco Savini

   

Pagina (44/244)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (44/244)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Sugli statuti teramani del 1440

Francesco Savini
Tipografia di G. Barbera Firenze, 1889, pagine 238

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   skhvi : ha. ivi. 37
   Non si devo poni contestare olio finniche confronto con esse non si possa institniro o chi sa forse in questo nostro fatto non sia anche da scorgere una vaga tradizione di quella influenza elio una volta le arti dovettero avere sulle sorti del Comune teramano, allorquando prima dello leggi anticomunali dell' imperato!-Federico II, sentivasi esso più daccosto alle libertà delle altre città d'ItaliaV Vogliamo ancora notare che l'uso di siffatte elezioni dura anche oggi fra noi, quello cioè di nominare fra gli artieri i cosiddetti procuratori delle feste si religiose come profane.
   Loro elezione ed ufficio. — Ogni sei mesi il Giudice ed i Sei del Reggimento nominavano nei giorni precedenti le solennità dell'Assunta e del San Berardo vescovo c protettore di Teramo, che cade ai 19 di dicembre, quattro buone ed idonee persone appartenenti a qualunque arte (de rjualibet arte), cioè letterati, mercanti ed artefici. Esse poi assistite dal Giudice raccoglievano le pubbliche, offerte e regolavano le feste suddette. Chi poi rifiutasse tale incarico andava soggetto alla multa di cinque soldi (I, 43). Di qui si scorge che le feste sacre, almeno quelle a cui partecipava il Comune (clic come vellosi dai presenti Statuti entrava in ogni bisogna sacra e profana dei cittadini), orano soltanto duo in quel secolo XV, e quindi assai meno frequenti clic non sieno ai giorni nostri, sì poco accesi di fervore religioso.
   SERVI DEL COMUNE.
   B A LIVI (TiATUfA).
   Note storiche. — Il balivo, detto più comunemente balio e bailo (senza parlare dei vari uffici che gli erano attribuiti in molte parti d'Italia), era presso di noi,