tanti (lei villanie ili l'ronfo si Fanno cittadini di Tornino. Volgiamoci tosto perciò allo condizioni per questa (•.iliadilianza toraiiiaua imposi,e dagli Statuti del 1 HO.
0110 Simo propriamente P ifhhiollo ilo''nastri studi. l'issi stabilivano rlu: il foresiieri- a quella aspirante (lovoa in prima darò al sindaco, ossia rapprosunlanto- di Teramo, un gannii e che dichiarasse essere il detto forestiero possessore di Stabili del valore di almeno venticinque libbre. I nuovi cilladini andavano oscilli per lo spazio di cinque anni (i quali poro cominciavano a scorrere dal giorno del loro stabilimento in città) dalla guardia noti urna e diurna, dai servizi dell' Università, dallo gravezze ilei fuochi e ila qualunque altro peso reale e personale ed anche dalle collette generali per libbre.' Invece poi godevano di tutti i diritti e privilegi dogli altri cittadini ; non poteano per altro, sotto pena di nullità, vendere i beni acquistati ili Teramo, purché ciò non fosso verso 1111 altro forestiere che volesse divenir cittadino (IV, 1). Di questi novelli cittadini toccava poi al Giudico, di tenere il registro (I, 40). Kd ecco ancor qui apparire ila queste leggi la grande cura de' Teramani, già da noi altrove notata, di accrescere con tanti privilegi concessi ai nuovi venuti il lustro della loro città ed il numero degli abitanti.
(Homi ili adunanza del Parlamento. — Il giorno, in cui doveasi ordinariamente raccogliere il pubblico e generale Parlamento, era la domenica ; bandivasi esso poi il sabato antecedente, salvi i casi straordinari, giusta il parere del Giudice (III, >!()). Questa disposizione ora naturale in Teramo, ove nel sabato, essendo giorno
111 mercato, il bando era più comodamente ed universalmente udito ; siccome anche la domenica era giornata attissima a quelle adunanze, in cui sedevano in
V. i Tributi nella T'irti VI «eoiioniict.