74 parte III. amministrativa.
gran numero i capi d'arte, che ne' giorni feriali tro-vavansi occupati nelle loro faccende.
Divieto a quelli del nuovo Contado di partecipare a certe pubbliche discussioni. — Quando nel Consiglio o nel Parlamento si trattasse degli affari do' villaggi di Poggio-Cono, di Riparattieri, di Capratěco e di Mela-tino, era vietato a tutti quelli che possedevano in que' luoghi di prender parte allo discussioni; anzi, appena di detti all'ari s'incominciasse, a parlare in quello adunanze, doveauo tosto uscirsene. K questa logge dove apparir giusta a chi sappia die i nominati castelli ila poco tempo allora t'accano parto del territorio teramano, e quindi chi vi possedeva terre dovea esser sospetto alla magistratura teramana, che in quelle sedute proponeva certo di sottoporlo ai posi, a cui andavan soggetti gli altri abitanti del Comune ed a cui si sentivano senza dubbio ripugnanti quo' proprietari. Si sa elio gli uomini do' paesi nuovamente acquistati amia-vano per un certo tempo esenti dai balzelli comunali, come abbiamo puro accennato noi!'antocodonte paragrafo della cittadinanza; ora questi castelli erano da presso che un secolo dipendenti dal dominio teramano e quindi era arrivata I' epoca di assoggettarli alle comuni gravezze. Infatti i documenti originali ci dimostrano che. tra gli altri. l'oggio-Cono trnvavasi noi territorio teramano dal l:;»:»,' Riparattieri dal i;)(i.ě ' o Melatino dal UJiis.3
Elezione e salario del mal/co comunale. — 1 lei modico avremmo dovuto tener discorso fra gli ufficiali del Comune, ma siccome negli Statuti so no parla solo incidentemente, cosě noi 110 diremo qualche cosa qui
Alti iV l'rinc., n. VII o IX. ' '
' IfoUI.. Atti privaii. li. 39 o Atti ilo'l'rinc., n. XI e XII. ' Ibicl.. Atti du Pi inc., ii. XIV.