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a cura di Federico Adamoli Aderisci al progetto!
confetti (conferitone*) o siroppi (elrcfitariuiii) (IV, i-I). In quanto poi ai doni (ensenin.). questi nini si poteano l'aro dallo sposo o da altri .ti parenti della sposa, uè da questa ai congiunti dello sposo, prima che ambedue abitassero insieme (IV, ó>). Riguardo agli ornamenti, solo alle donzelle fidanzato era permesso portare sul dosso, in testa ed alla cintura le perle (pcnius) nel giorno che conduceansi alle nozze in chiesa e negli otto che seguivano: nel ili poi, in cui erano l'invitate dai parenti, poteano osse ornarsi di perle in ghirlando, corone, anelli, cerchietti (circellis) (IV, fili). Allo sposo era permesso dare un solo pranzo ai vicini ed altri e un secondo nel giorno successivo ai seguenti congiunti e suoi e della sposa: genitori, fratelli, sorelle, cognati carnali, zii paterni e materni e nipoti carnali (IV, ó7). Da ultimo era vietato a ciascuno donar borse, berretti (coppulas), cinti o altri ornamenti nuziali alle spose indossanti le vesti di nozze nel giorno ili queste e negli otto giorni antecedenti (IV, 00). Riguardo poi al puerperio, che ordinariamente segue al matrimonio, vietavasi allo donne, purché non fossero parenti o vicine, di visitare la puerpera, prima clic scorresse un mese dal parto (IV, 131). |