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trcsì vai'ie fogge (li vesti indossate dai Teramani del Quattrocento; ma di queste parliamo qui sotto al proprio luogo.
Feste sucre e loro ossenun~u.— lai fosti: religioso, come ognuno sa, erano assai più frequenti noi medio evo elio nel tempo nostro ed in Teramo si osservavano, per legge municipale, le seguenti: tutte le domeniche, il Natale coi due giorni successivi, il San Silvestro, la Circoncisione, 1' Epifania, la Passiono (giovedì santo), la Pasqua coi due giorni seguenti, la Pentecoste similmente coi due giorni appresso, l'Ascensione, il Corpusdomini, la Purificazione, l'Annunziata. l'Assunta e la Natività della Santissima Vergine : tutte le ricorrenze degli Apostoli, la Nascita e la Decollazione di San Giovan Battista, il San Berardo vescovo e protettore di Teramo (il 10 dicembre per la morte e gli 8 maggio per l'invenzione del suo Corpo), il San Lorenzo e l'Ognissanti: le quali tutte son dette feste maggiori. Seguono poi le feste minori, i cui titoli leg-gonsi nel Codice sopra altri espunti (ciò clic mostra la loro variabilità) e sono: Sant'Antonio di Vienna (di Padov,i?), Santa Caterina, Santa Lucia, San Martino, San Salvatore, San Michele Arcangelo di settembre, e P invenzione della Croce. Si contano dunque ben quarantacinque feste all' anno e, con le domeniche, salgono ad un centinaio. Era esse conviene notare quella dell' invenzione del Corpo di San Berardo, perchè la sua origine non apparisce ben chiara e perchè si collega ad alcune memorie storiche sulle varie traslazioni di quel sacro Corpo. Difatti nel testo degli Statuti (IV, ir,7) sembra certo, siccome dimostriamo in una nota apposta a quel luogo, trattarsi della festa anniversaria dell' invenzione del Corpo di quel Santo accaduta agli 8 maggio del 1284, giusta la narrazione dell'ora smarrito Necrologio riportata dal Muzii e dal Pai-