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Sugli statuti teramani del 1440

Francesco Savini
Tipografia di G. Barbera Firenze, 1889, pagine 238

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   cìie (lavasi dal Connine alle sue trombette 1 c c'ie> sc condo il Du Cango, ora una specie- di pilciis oss'a berretto o Vomici dei Francesi. Lo forino più comuni di covertine della testa appaiono in quel divieto di cavarsi no' funerali caputeum sivc curpusiam scu birretum (IV, 127). ove nella prima ed ultima voce si vedono chiaramente indicati il cappuccio ed il berretto; ma non può dirsi lo stesso del secondo vocabolo, che senza dubbio però, per esser posto tra la prima c la terza parola e sebbene non esistente ne' Vocabolari, vuol avere un senso analogo a quello delle medesime : ad esempio, un cappello. Abbiamo pure nel nostro Codice più accenni a varie fogge di maschere: così vi vediamo (I, 63) proibite le larvas, cifenw, viserias et strìgas; queste ultime però, a detta del Du Cange, sarebbero una specie di vaste : la seconda parola non troviamo noi Dizionari, nò ve n' ha traccia nel dialetto teramano; ma essendo essa posta tra le maschere e le visiere si può credere significasse una foggia (li Maschera. Da ultimo citeremo tra i virili indumenti la cinta (crnta) che, per esser data dal Comune insieme con la balestra al Notaio do' Capitoli (1, 3). lK)l)0 cimare fosse di genero militare.
   Massrrbic roimmi. — l'oche ma svariate di queste son ricordate qua e là negli Statuti. Così il colo (colimi), cioè quel vaso ili legno a loggia conica pi'1' ¦sco'0 delle fecce, vinoso (IV, :;7);' la cuccarci In (cuccabcllu) (IV, 52), altra voce dialettale conio la procedente, esprimente l'ampio e profondo tegame di rame ad uso di cucina; il bregno (hingnus) (IV, 157), ossia largo vaso di legno, ove si pigia l'uva e che dicesi tino dai Toscani : i coppi e i pinci (coppi sivc pincH) (IV, 81),
   ' V. questo nella Farle I organica tra i Servi del Comune.
   ' I Toscani chiamano invece cola, o calza più comunomente, il sacco largo in cima e terminato in punta nel quale si cola il mosto.