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Sugli statuti teramani del 1440

Francesco Savini
Tipografia di G. Barbera Firenze, 1889, pagine 238

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   PARTE VI. ECONOMICA.
   CONDIZIONI'! ECONOMICA HKL1.A CITTA E MEI, TRRRITOHIO.
   Questa all'epoca degli Statuti, cine alla metà del secolo XV, non era, per quel elio riguarda l'agricoltura, gran fatto prospera ; e ciò quelle Leggi attestano, allorquando deplorano la quantità delle terre incolte e la scarsezza dei coltivatori con le seguenti parole (IV, 158): Cam in (licitate et districhi Tcrami propler incoientium diminnlionem longe maior copia agrorum quam colonum exislat. In quanto poi alle industrie cittadine, queste, se ci è lecito argomentarne lo stato dalle frequenti menzioni, che si trovano negli Statuti, dei mercanti toscani ed umbri tra noi allora dimoranti e dei privilegi ad essi accordati dal Comune, godevano una condizione assai migliore. Più felici però è uopo credere fossero state le condizioni economiche sia in città e sia nelle campagne un mezzo secolo avanti, allorché la pace cittadina 11011 era turbata dalle fazioni e quindi gli abitanti erano più numerosi e le arti più fiorenti. Difatti il Muzii ' ci narra che nel UN, durante cioè uno degli scoppi più sanguinosi di quelle lotte, le campagne circostanti rimasero, per le frequenti incursioni de' partigiani teramani, prive de' loro
   ¦ Muzii, St. di Teramo, ili»., Ui.il. IH.