oosmziiiKE Eoitsnjnc*. valore hbllk cose. 107 coltivatori; cosi pure nel 1420, per le stesse turbolenze, lo storico suddetto 1 lamenta la partenza da Teramo dei mercanti fiorentini con gravo danno del commercio cittadino. La diminuzione poi degli abitanti interni, qui accennata dagli Statuti, è anch'essa narrata dal Muzii, quando scrive : « che Teramo avanti l'anno 1400 fioriva di gran numero di Habitatori. » Non è però da credere clic i mercanti fiorentini, partiti una volta da Teramo, non più vi tornassero, giacche vedremo qui sotto, parlando dell'industria do'pan-nilani. che nel 1440 vivevano ivi negozianti non che di Firenze, ma altresì ili Siena, ili Arezzo oc.
VALORE MOLLE COSE IN QUEL TEMPO.
Molto sarebbe a dire su di ciò ; ma il menarci troppo in lungo che ciò produrrebbe e per altro il trattare dei diversi valori che man mano faremo secondo gli oggetti corrispondenti, ci dispensano giustamente di fermarci qui su questa materia. Nondimeno accenneremo fin da ora a qualche cosa. Ad esempio scorgiamo nel luogo degli Statuti (I, 3) che provvede all' alloggio gratuito del Giustiziere della provincia dell'Abruzzo ulteriore, che il prezzo che dal Comune pa-gavasi agli osti per un letto completo ogni notte era di quattro denari. Se qui non c* è errore, tal prezzo appar mesehinissinio a chi considera che dodici denari facevano un soldo, coinè vedremo più avanti ragionando delle varie monete. Un altro esempio : un paio di colombi domestici doveasi vendere per tre soldi e se non erano domestici por due soldi (111, 26). Ora si pagherebbero invece circa tre volte di più. Ma passiamo ad altro.
• Mu/.ir. Oli. .K.. Dilli. III.