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Sugli statuti teramani del 1440

Francesco Savini
Tipografia di G. Barbera Firenze, 1889, pagine 238

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'AltTE VI. KCOMOMWA.
   MllNKÌ'1-!.
   Monde    L'oncia è spesso nominata nei nostri Statuti, giacché era la moneta allora corrente ; ivi si parla dell' oncia e della ìriezz' oncia (I, 12, 23 ; II, 4). E noto che l'oncia d'oro era composta di 30 tari ossieno 60 carlini e quindi essa equivaleva a 25 e mezzo delle presenti lire italiane. Faceva pure, almeno nel secolo antecedente XIV, da marca-denaro sia in Teramo e sia in generale nel Regno. Così una vendita del 13441 fu fatta in detta città pel prezzo di centoventi once di fiorini, che ivi sono pur detti ducati d'oro. E ne'registri angioini pubblicati dal Minieri-Riccio 4 si parla pure nel 1326 di once in fiorini e ducati d'oro e in carlini d' argento.
   Il fiorino d' oro od il ducato d'oro, generalmente usati in Italia, anzi in Europa, nel medio evo, appaiono una stessa moneta ; e così anche presso di noi : almeno nel secolo XIV. E di vero un Atto del 1344 5 contiene una vendita che dicesi fatta con ducati d'oro,
   ' V. Palma, 0,». cit., voi. I, pag. 120.
   * v. Foglietti, ti Vaiamo ,li Macerala nei IWH, Macerata. ISSI, in-S, di pngg. 36.^
   1 Arch. mar. najmlcl., fase. Ili dui 18S2, pag. l'.IO.