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clic poi son chiamati anche fiorini d'oro, ed un'altra carta dei 30 novembre del USO1 ci mostra pure una vendita conchiusa mercè il prezzo di 29 ducati o fiorini d'oro. Se non che nel secolo XV, clic è quello degli Statuti teramani, appare una differenza di valore tra il ducato ed il fiorino, giacche, mentre quest' ultimo è detto composto di 30 bologuini, il ducato invece è sempre diviso in 00 bolognini : ciò almeno si trac da un documento dei 7 settembre del 1462.' Ma comunque la cosa vada, noi qui, prima di procedere innanzi, dobbiamo mettere in sodo che, quando in questo secolo XV si nominano i ducati sia negli Statuti e sia negli altri documenti, s'intende sempre parlare di quelli d'oro, anche se non se ne dichiari la qualità. Difatti spessissimo nelle pergamene dell' Archivio di San Giovanni in Teramo si citano i ducati composti di 00 bolognini, senza però specificarne il metallo ; ma, siccome abbiamo in quello stesso Archivio una pergamena degli 11 giugno del 1402.3 ove si parla espressamente di una somma di 27 ducati d'oro alla ragione di 00 bolognini ognuno, cos'i è mestieri dedurne che i ducati, nominati nelle altre carte coeve e composti di 00 di quegli spiccioli, sono anch' essi aurei. Lo stesso accade dei ducati mentovati negli Statuti senza indicarne la specie : giacché questa viene additata nel luogo più opportuno, che è quello che riguarda il loro peso (IV, S'J). Ivi difatti si citano i pondera dueatorum et florenorum auri et earolenorum, e un po' più sotto, parlandosi di essi ducati e fiorini, si ragiona del ponderare aureo* et earolenos, dove chiaramente appaiono d' oro il ducato ed il fiorino, e d' argento il carlino, il cui metallo, sebbene non espresso, è a tutti
1 Ai-cli. ron,., ivi, Atti do' Privati, il. 45.
* Ai eh. ili S. Cium uni, porgam. a. 95.
' Ibid., porgam. 11. 94.