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Sugli statuti teramani del 1440

Francesco Savini
Tipografia di G. Barbera Firenze, 1889, pagine 238

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   PESI.
   Verificasionc de'pesi e delle misure. — A Teramo nel secolo XV* molteplici erano e diversi i pesi e le misure; e vi accennano gli Statuti (IV, SS). Era quindi necessario verificarli: perciò il civile Magistrato ne eleggeva a saggiatore uri mercante legale (legalis) che all' uopo dovea tenere i sagginoli (saggiolas) coi pesi dei ducati e fiorini d'oro, la canna napoletana, il marco grosso lucchese c la caldaiuola per l'olio. Toccava poi al Giudice civile ed al Notaio de' Capitoli punire i fraudolenti e sequestrar loro i pesi e le misure mancanti (IV, S9).
   Bilance e stadere. — Le bilance, pei pesi ordinari, doveano essere di bronzo, almeno quelle per la vendita della carne (IV, 97), libere, eguali e non legate a capo ; avere 1! ago (lagnila) esatto e i piatti (luge-iuts) eguali (IV, 98). Il tipo poi di queste bilance cu-stodivasi dal Camarlingo del Comune (IV, 101). Nominasi inoltre la stadera (statera), addetta ai grandi pesi, e propriamente quella dei gabellotti e la quale costoro doveano gratuitamente prestare ai cittadini ed ai forestieri (IV, 90). Nel paragrafo antecedente abbiamo accennato ai sagginoli (saggiolas), che servivano a pesare le monete d'oro (IV, S9) e d' argento.
   Peso delle merci. — Le perle, l'oro, l'argento, l'acciaio, il rame, lo stagno, il piombo o altro metallo, la
   naro. elio noi descrivemmo noi giornale di Teramo la Provincia dei 25 mar/.o del USSS. Esso lm nel diritto una crocetta alla som-miti! con la scritta Dn.r Atlrianns, nel rovescio una crocetta simile in cima, con in giro l'iscrizione tic Teramo ; nel mozzo una croce patente. Il Duca d Atri è Andrea Matteo d' Acquaviva che dominò dal 13117 al I4Q7 o il Ttrumo indica il luogo della coniazione, siccome appunto mostra il De Minicis. Numismatica ascolana, Fermo. IS5.Ì. p:r.K. Ili ¦• 50. di una simile e contemporanea moneta