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Sugli statuti teramani del 1440

Francesco Savini
Tipografia di G. Barbera Firenze, 1889, pagine 238

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   PROVINCIA, MASSERIA, I.Ul'I. 149
   e citra /lumen Piscarice. Cosi era appunto a' tempi del nostro Statuto, e solo molto più tardi, cioè nel 1684, con lo stabilirsi in Teramo la regia Udienza, ossia Tribunale, sorse la nuova Provincia,1 che ebbe però fino allo scorcio del passato secolo il Preside comune con Chieti.
   Masseria. — Di questa, mentovata negli Statuti (IV, 134), potremmo dire nel Glossario della seguente Parte, siccome in luogo più proprio ; ma sembrandoci più opportuno il considerarla sotto il riguardo storico, così ne ragioneremo qui brevemente. Tal voce (mas-saria), che in Toscana indica una possessione o di poderi o di bestiame e presso di noi un podere per lo più messo a mezzadria e anche la casa colonica, deriva secondo alcuni, da Mansum ossia podere e secondo altri1 dal tedesco mass, misura, ed in tal caso sarebbe di origine longobarda. Certo però si è che nell' editto del Re Rotari * si parla della masseria (casa massaria), e dei servi massarii clic erano, secondo lo Hegel,5 gli antichi coloni liberi romani fatti servi. Possiamo quindi credere che la nostra attuale masseria sia un' antica istituzione romana, degenerata e tedescamente detta ai tempi della dominazione longobarba. Notiamo da ultimo che dalla rubrica citata (IV, 134) appare anche allora abitata la masseria (qui habitat in massaria aliqua).
   Lupi in città. — Di questi per verità non è da far la storia ; accenneremo solo che nel secolo XV non dovevano esser rari ne' pressi della città, quando veg-giaino negli Statuti (IV, 112l>is), tra i danni più co-
   1 P aj.ua, St. di Teramo, voi. Ili, pag. 171.
   ' V. 1ìigutini, Disio», della lingua parlata.
   ' Rosa, Fendi e. Comuni, pag. Ili, Biascia, 1S76. ' Kd. Roto. §§ 230, 238.
   1 C. Hegel, St. della Costituì. dei Municipii Hai., traduz. Conti, pag. 272, Milano, 1861.