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Sugli statuti teramani del 1440

Francesco Savini
Tipografia di G. Barbera Firenze, 1889, pagine 238

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   (iLOSSAItlO DEGLI STATUTI.
   157
   Bampnimentum (I*, 51), bando.
   Bampnitor (I, 27), banditore.
   Banca (I, Hi), banca n propriamcnto quella in l'abbriva do' mcrvanti.
   Banchus (II, 'I), banco, por lo più do' giudici.
   Banderia (1, 20), bandiera.
   Bannire (t, 20), bandirò.
   Bannum (1, 24), bando.
   Barchones (V, 11), dovoano ossero quo'grandi mucchi di covoni di grano, di paglia e simili che veggonsi adunati nelle aio o che chiamansi in italiano barche. La voco barcone che il testo ci mostra usata dai Teramani del Quattrocento, non odasi più oggi : invece si adopra o mucchio semplicemente, oppure (e non da molto tempo) serra, clic vaio a significare una grande quantità di covoni di grano o di paglia ammucchiati insieme a foggia di capanna.
   Baro (III, 31), barone.
   Basse (I, 0), bassamente.
   Bastardellus (I. (io), bastardelle. Il Du Cange spioga: « Chiirta fu-giti va, delectilis » e i nostri Statuti intendono un quaderno spoetalo per registrarvi i nomi di alcuni ufficiali.
   Beccharius (IV, ICO), beccaio.
   Belancea (IV, 102), bilancia.
   Birretum (IV, 127), berretto.
   Biada e Bladum (IV, 72 e V, 1), biada.
   Biadare (IV, 149), seminar biada.
   Blancea (IV, 102), bilancia.
   Blonenus (IV, 81), si adopera parlandosi dello varie misure con cui vendevansi i togoli. Non ne intendiamo però il senso, nè tal voce è registrata noi Du Cange.
   Bracchialium (III, S), s. n., bracciale (armatura).
   Bravius ,I, 431. Era un' offerta elio faceva»! ai Santi insidino eoi corei ; probnbiliiionto il palio usato pur oygi nollo festo popolari. 11 Du Caligo ha: « Bravium, Victoria» jirn-iniuin, quod in publicix ludi* dahatur, » ma non jspiega la qualità del promio. Accenna porli chiaramolito al senso di palio il divieto dello corso do'cavalli o del correre « ad bravium » elio trovasi negli Statuti di Atri (rubrica 145) pubblicati dal Chombiiii, Atri, 1887.
   Briga (I, 6), briga.
   Bringnum (IV, 157), dalla voce dialettale bregno e bregnale che tuttora odesi e elio vaio a .significare quel grande vaso di doglio di loglio, più largo in cima che in fondo, dove si pigia 1' uva o -si lascia fornii'iitaro il mosto, o elio chiamasi tino dai Toscani.
   Bullecta (IV, 100), bolletta, polizzino.
   Bursectum (I, 20), borsetta forse. Non trovasi noi Du Congo.
   Bussula e Brussula (I, 17), bossolo probabilmente da serbare il danaro.
   Cabella (I, 18), gabella. Il Du Cange ha solo « Cabella prò Ga-