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Sugli statuti teramani del 1440

Francesco Savini
Tipografia di G. Barbera Firenze, 1889, pagine 238

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   (GLOSSARIO DEGLI STATUTI.
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   Cartutia (I, 28), cartuccia, pezzetto di carta.
   Casarenum (IV, 10), voce dialettale tuttora usata per esprimere un avanzo di vecchie case. In questo luogo appaiono i casareni ossero dolio aereo circuito da muri o da ripari qualsicnsi e destinato all'odilicaziono di nuovo case. Il l)u Gange registra: « Casalinum, Casalenum, «te., Galli» masure, locus ubi casa; lodiliciitic fucrant aut. trdificari possunt » o « Casarina, Idem quod Casa voi Casse appcndix, vel idem quod Casalinum. »
   Cassale (Vulnus) (III. G). Il Du Cango alla voce Cassum ha: « Pectus. semibarbari* ex Arabico. Hinc vulnus cassale, quod pectus articit. » Ferita al petto.
   Cassatio (I, 1), cancellatura.
   Cassecta ( I, 2.1), rassetta.
   Castratinus (IV. 103). dello di carmi di castrato.
   Cathasta (IV. 71), s. f. Menzionandosi ivi i consorti di qualsiasi cataste molendinorum, ci sembra tal vm-o indicalo o almeno alludere ad un registro o simile di mulini.
   Cathastum detto Terami (1,27) o appretii (I, 49), catasto di beni. Di osso abbiamo ragionato al proprio luogo (l'arie IV economica.
   Cavata (IV. 11), cavata. In lingua classica bassi Cavatio.
   Cedula (I, 18), cedola. Dal verbo credere di buon conio.
   Cedulonus (IV, 154), cedolone, ossia registro delle condanne e delle multo tenuto dal Notaio dei Capitoli dol Comune te-
   Celata (III, 8), celati (armatura).
   Cencius (I, 03), cencio.
   Centa ,l, 3), cinta, conio con parola italiana spiega il Du Gange.
   Centimolus (IV, 84). qui in senso di fattoio. Il Du Cango inveco l'intende per mulino.
   Centimularius (IV, 81), frantoiano.
   Centonarium (I, 02), centinaio.
   Cerquilia (V, 3), (voco dialet-l, querciuolo.
   Cifermus (I, 113), non trovasi nel Dii Caligo, jua dal contesto, siccome dicemmo al proprio luogo (l'arie IV elica, maschere), appare una specie di maschera.
   Cinisa (I, li:!), (voco dialet.), cinigia.
   Cittadinantia (I. -111). cittadinanza.
   Claverina (111, 8), cliiavoiiiin.
   Coccia llll, 7,. Ivi si parla di percosso in (.està « cimi fractiira carimi cuccio. • ilm-slc <1 in- ultimo veci nuli sono noi Du Cango, ma se coccia era, coni' è oggi, voco dialettale, essa esprimerebbe
   Colum (IV. :I7, (liei Ialino class, colum, cnlaloini. Qui s'intonilo la cola teramana. cinó qiu-l vaso ili legno a loggia di cono Ireneo ehi- usasi l.ullorii per In scolo dulie lecco villoso posto entro sacchi o elio si (ione sospeso ad una fimo. Il Uiouxim, Oizion.