Kl.'OflIl, NUOVI CITTADINI, CATASTO. 175
di rado negli Statuti si ragiona di questi registri, siccome. abbiamo accennato or oro, ma non mai ivi si fa parola della quantità delle famiglie viventi allora a Teramo. Nò ci fu dato rinvenire altrove siffatte notizie. Prima però ili chiudere questo paragrafo, vogliamo notare che, se avessimo trovate notizie demografiche dell'epoca dogli Statuti, esse avrebbero meritato assai maggior fedo che non quelle del Cinquecento, perocché nel secolo XV s'imponevano, come abbiamo dimostrato il proprio luogo,1 per fuochi i tributi comunali, mentre i regi si riscuotevano per estimo e per libbra. Si è per ciò clic abbiamo visto altrove ' che gli stessi ufficiali pel Comune, siccome il Notaio de' Capitoli e i Correttori do' fuochi (che invece ne! secolo XVI appaiono impiegati regi) erano tenuti a curare l'aumento lei numero de' fuochi e a far registrare annualmente iella fumantiu quelli che senza ragione vi erano taciuti. Era dunque nel secolo XV l'interesse comunale :ontrario a quello del susseguente secolo.
llcyistro tic' nuoci cittadini.—Per questi poi v'avea ibro apposito. Il (.1 indice (Ielle cause civili dovea farlo «impilare, ponendo in esso i nomi e i cognomi de' nuovi ;ittadini (intruntium cittadinantiam), il giorno della loro icezione ed anche il nome del notaio che avea rogato ' instrumcnto della cittadinanza. Tal registro poi do-ova serbarsi nell'Archivio dell'Università (1,46). Ciò licasi poi riguardo statistico ; in quanto ai diritti e ai loveri di questi novelli cittadini, ne abbiain detto ab-mstauza nella l'arte IT amministrativa del presente Uulio, ragionando dei conferimento e dell' esercizio élla cittadinanza teramana.
Catasto. — Era questo di doppia natura, economico statisiico. Sotto il primo rispetto ne abbiamo trat-
-' Parte I «;//«„» «, t y/iYùi/i, Solaio de'Ca/iitoli o Correttori de1 fuochi.