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   lere quest'altro fatto narrato dal Muzii,1 il tirannello di Teramo Antonello di Valle raccoglieva nel suo Palazzo al finir del secolo XIV il Consiglio de'suoi Senatori eh' erano i membri del Consiglio comunale : ora questi, senza pregiudizio del nuovo signore, si sarebbero adunati, siccome in altre città d'Italia, nel Palazzo pubblico, se questo fosse esistito. Dunque, conchiuderemo noi, cotesto edilìzio non v' era nelle dette epoche e dovette quindi murarsi nella prima metà del secolo XV, quando appunto se ne trova menzione nelle nostre carte. Ma esso era certo una fabbrica meschina, giacche il Muzii* ci narra che nel 1014 «fu dato principio al palazzo nuovo, ove bora (sulla fine del secolo XVI) risiedono i Signori del Magistrato ; essendo in tre anni fatta la loggia terrena, la volta et il tetto levaticcio... : la sala ed alcune stanze furono poi fatte nell'anno 15CO. » Dunque il Palazzo del Quattrocento era cosa sì poco importante che il citato cronista non pur ne tace, ma chiama del tutto nuova la fabbrica del 1514, che noi, da tutto ciò che di sopra abbiamo narrato, riterremo come ricostruzione del vecchio ecli-fizio comunale. Quella ricostruzione non ebbe fine nel secolo del Muzii (secolo XVI) ed il Palma' c'informa che più tardi fu compita tutta la parte di levante e che nel principio del presente secolo 1 il civico Palazzo, minacciando mina nella parte anteriore, fu riparato. Poi « a rinforzare il muro boreale, continua il Palma, bastò una scarpa ed il sottoporre al pristino arco acuminato, ornato di opere latcriche, un altro più basso e più stretto, curvilineo. Perchè un somigliante rimedio sarebbe riuscito disdi.-evole alla facciata, si pensò ad ergere in questa tre forti pilastri, attaccati agli antichi,
   1 Mrxii. SI. ili Trillino, iils.. limi. III. ' Meni, Dial. VI.
   1 Idem, voi. Ili, pag. 300. ' Ibidem.