oase, oot.osubaie, banchi. 197
   Torri e colombaie private. — I)i torri private nelle case principali vergiamo ancora vestigia in Teramo. Così ognuno può scorgerle, ad esempio, nella casa già Mezzueelli accosto all'attuale dimora del Municipio, nell'antica casa Dellico (ora l'unno) nel Corso di San Giorgio, nell'antica casa Massei dietro la Piazza Grande. Una delle più alte (diciamo alte relativamente alle basse case vecchie di Teramo) se ne vedeva testò nelle antiche abitazioni dei Pellicciami all' angolo che sporge in Via delle belle donile. Però non sembrano essere state le medesime vere torri elevate a difesa, come usavasi fare nel medio evo in tante città d'Italia; e ciò mostrano oltre la loro costruzione chiaramente pacifica per non aver merli, piombato!, feritoie ce., ed invoce finestre della solita foggia nostra del Cinquecento, anche il saper noi non osservi allora in Teramo famiglie feudali, e, se vi avessero dimorato, il non potersi in quel tempo più innalzar torri gentilizie.1 Noi crediamo quindi elio le nostre torri fossero ad ornamento, e, se vuoisi ancora, a grandigia erette dai più cospicui casati teramani : se pure ciò non consigliasse un più modesto utile domestico, che s'intrawede da qualche luogo degli Statuti. Difatti quivi (III, 2(i) si vieta di dar la caccia ai colombi dello torri, caso, e colombaio, ili città e nel territorio. Dunque qui le torri appaiono addette al semplice mantenimento di questi volatili; ina ciò non toglie che l'aspetto delle nostre torri sia, come si è scritto sopra, almeno fin verso la cima, decoroso e signorile, e che quindi esse, sieno state erette ad utile insieme ed ornamento di quelle case.
   fianchi da negozio. — Questi per lo più trovavansi
   1 Una costituzione angioina fin dal socolo XIV vietava « privati* porsonis in solo proprio odilicatio tu iris seu fortollitii. • Arch. ili Sialo in Napoli, reg. ang. 1:382 o 1383, n. 350, fol. 149, ap. Mimeri-Riccio, Noi. di H2 ;¦«/. ang., Napoli, 1877, pag. 82.