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Sugli statuti teramani del 1440

Francesco Savini
Tipografia di G. Barbera Firenze, 1889, pagine 238

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   214 CONCLUSIONE.
   il più affaccendato de' nostri ufficiali. Difatti ora lo vediamo correre a'mulini (IV, 72), ora ai frantoi (IV, 81) ed alle fornaci (IV, 4), ed ora pe' campi vicini (IV, 149) e sempre per invigilare quo* lavoratori a seconda delle leggi comunali. Non appena era tornato in città, eccolo di nuovo in giro per provvedere al mantenimento delle, mura e delle, strade (III, lfì) ed alla chiusura delle porte della città (111,15), ed essendo in quo'giorni capitato in Teramo il Giustiziere, ossia Governatore della provincia, il Notaio s'adoperava, secondo era suo obbligo, a procacciargli l'alloggio. l'I poi di nuovo al Palagio a compilare i conti, a registrare i discorsi degli Oratori nel Parlamento e nel Consiglio (1, :-ì). Intorno a lui vediamo poi lavorare il Camarlingo, il Cassiere (I, 53), i Ragionieri ed infine gli Esattori che tornavano dall'avere riscosso le pubbliche tasso ed il Massaio che preparava l'inventario di tutte le masserizie del Comune (1,48). Non erano pochi allora gli ufficiali di questo, ma i meno graditi dovevano essere senza dubbio i Correttori dei fuochi, ossia del numero delle famiglie, giacche a questo calcolo teneva subito dietro l'imposizione dei balzelli (f, 35).
   In quo' tempi di agitazioni e di partiti, per quanto questi nel 1440 tacessero in Teramo, ci è d'uopo considerare accanto all'uomo di toga quello d'armi, che nella pace forbiva queste per le future evenienze: s'egli non indossava pel momento la celata, la panciera e i bracciali (III, S). nò imbrandiva la lifncia, la spada e il manneresc e ncppur maneggiava lo stocco ed il lanciotto ferrato e molto meno scagliava dardi, chiaverine. quadrello o piombamele (111. 7 e K), ben egli tenevale in serbo nella domestica armeria e pronte ad essere adoperato.
   Presso all'armigero ec.ro il nobile, uomo d'armi per eccellenza, ed il suo vassallo. I feudatari, che tali