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Sugli statuti teramani del 1440

Francesco Savini
Tipografia di G. Barbera Firenze, 1889, pagine 238

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   parenti (IV, M). Così gl'invitati si ri lecer:) dello pascile astinenze: •_,iacrhè persino nella celebrazione degli sponsali non si era potuto, in ossequio alle leggi, distribuire vino, nò. confetti, uè siroppi: tanto stava a cuore del Magistrali) ili abolire con Hutto rigore la vecchia usanza teramana di far concorrere gP invitati alle spose dei matrimoni (IV, .VI). li la signora era stata pure assai diligente ad impedire che prima delle nozze si donassero alla figliuola borse, berretti, cinti ed nitri ornamenti nuziali (IV, 00). Il (inumile in questo cose era severissimo e tanto che vietava persino a sè stesso l'antico uso di dare ai sacerdoti novelli monete, panni o candele (IV, 1 >•)). Terminava frattanto l'ultimo desinare e, correndo allora la stagione di Carnevale, la giovane coppia, seguita da parecchi congiunti, si portò a godere un po' le baldorie della giornata alla piazza maggiore : trovarono già pronto il solito castello di legno destinato alla tradizionale (ricordo della caduta del tirannello Di Valle nel Uì'JO) e sozza lotta ili budella e d'interiora, a cui, malgrado il connina] divieto (I, (i3), si abbandonavano i macellai della città: ma i nostri sposi, elio aveano il furie senso del tempo, si divertirono un inondo alla poco nobile gara e più ancora risero ailo scene bacchiche del Trivio (allora o adesso la strada principato in Teramo), nel mirare la gente mascherata e vestita di striglie 1 o talvolta anche indossanti abiti di preti e di monaci gettarsi addosso e sul volto, coverto però di maschere e di cifcrnicinigia ed altre materie poco gradite. La baldoria non accennava a cessare e i nostri sposi, che doveano passar la serata presso un'amica famiglia a ginocare forse a zara e ai dadi (III, '28), i giuochi del tempo, abbandonarono quo' luoghi e si ritrassero all'amica dimora.
   V. nella l'urie IV elica lo Maschere.
   ' V. ibidem.