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Zecche e monete degli Abruzzi nei bassi tempi.
Illustrate e descritte
Vincenzo Lazari
Arnaldo Forni Editore, 1858, pagine 117

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   22
   nel 48
   Piccolu pollastreglìu quatro solli valìa *: le quali monete, che dividevansi in 12 denari ciascuna, venivano con ciò a corrispondere al grano ; né può essere che erronea la inlerprelazione data ad un passo di Francesco di An-geluccio 2, che si riferisce ali' anno 1479, secondo cui il soldo avrehhe allora constato di 15 denari.
   I denari, o denarclli, sono pure ricordali da Buccio Ra-nallo, che ci racconta come nella peste del 48
   hi ovo a due dinari et a tre se ne già 3, e dal catalogo dei vescovi aquilani compilato intorno a quel-1' anno 4. Denari semplici col nome di parvuli, e quadrupli delti quattrini, vedremo accordali hallersi alla zecca d'Aquila il 1417 ed il 53.1 parvuli erano dunque cenlovenlesimi del carlino, suddiviso perciò anche in 30 quattrini. Diversificarono poi da questi i nuovi denari, il cui slampo accordò Alfonso I di Aragona nel 1459 alla zecca di Sulmona, dodici de'quali formavano il holognino, e due il tornesc.
   Nel catalogo dc'vescovi occorre più di una fiata il nome dei denari profcssini o provisini, che in lanla copia baltevansi a Roma dai senatori. Più addietro, nel 1255, un istromento aquilano menziona i denari di Perugia, dei quali il Vermiglioli assicura di aver Irovalo nolizie fino dal 1210: libras perusinorum sex et mediani bene numeratas et elcctas 5. Anche gli aconta-ni cita ripetute volte Buccio Ranallo, parlandone come di moneta minuta:
   Quello che ce remase non valse uno acontano 6.
   Ma le monete delle quali più particolarmente dobbiamo
   1 Buccio Ranallo, o. e. 640, st. 773.
   2 Francesco di Angeluccio di Razzano, Cronaca delie cose dell' Àquila (ini 1442 al 1485, in Murai. Ani. Hai. VI, ad an. 1479. Vedasi pure la nota del-I' Antinori al passo stesso, e. 919 e seg.
   ;! O. e. 640, st. 773. 4 Muratori, Ant. Hai. VI, 950. •r> Muratori, Ant. Hai. VI. 516. tì <). e. !S61, st. 202.

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