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Zecche e monete degli Abruzzi nei bassi tempi.
Illustrate e descritte
Vincenzo Lazari
Arnaldo Forni Editore, 1858, pagine 117

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Secondo tipo. D. FERRANDVS.... REX. Busto come sopra.
   li. EQVITAS REGNI. Cavallo come sopra; dinanzi, la iniziale del Tramontano o l'aquiletla, rosa nel vano superiore, nel-l'esergo aquilelta ovvero T fra due rose ; tipo più elegante del precedente, e posteriore all'anno 1475 l.
   Secondo il Vergare, il cavallo effigialo su questa moneta sarebbe quello colossale di bro'nzo, la cui stupenda testa tuttavia si ammira nel museo Borbonico ; cavallo che è fama slesse creilo dinanzi l'antica cattedrale di Napoli ad insegna della città, ed al quale Corrado I di Svevia, ricuperalo ch'ebbe il regno, fece porre il freno e scolpire sulla base il seguente distico, che riporto per l'analogia che ha colla impresa Aequi-tas regni della moneta :
   Hactcnus effrenis, domini mine porci habenis, Rex domai hunc aequus Parthenopcnsis eqmim -.
   Ebbero le nuove monete gran voga per quanto durò il secolo XV, ma la eccedente quantità che ne fu coniata, e il maggior prezzo cui sali l'argento in forza di sì smodata emissione di rame, le fecero in breve discendere a tank» discredilo che, da dodici cavalli, ce ne vollero quindici a rappresentare il grano ; e ognor più scemando di valore per l'aumento recato dalla calala di Carlo Vili nel regno alla massa circolante del vile me-lallo, Federico, di Aragona decretò il 51 gennaio 1498 che non meno di 24 di que'cavalli facessero un grano, e 12 il tornesc costituissero.
   Francesco di Angeluccio di Bazzane, cronista delle cose dell'Aquila dal 1442 al 1485, ci conservò memoria dello stampo dei ducati d'oro aquilani, nel 75, col passo che segue: 1475 a di 8 de hillio se vatteo la zecca nostra delli ducati d' oro dellu re nostro Fcrdinanno in Aquila, e vallila Nardo de Col-anlonio de Cagnano, e in quislo dì n' arecò circa a ducati cinquanta d'oro che Ili avia vattuti allora, e mitslroli alii
   1 Vergara, o. e. tav. XXIV. n. 2. — Muratori in Argelati, I, (avola XXXII, nuin. Ì2.
   2 Vergara, o. e. p. i 9, 20, 85.

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