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Zecche e monete degli Abruzzi nei bassi tempi.
Illustrate e descritte
Vincenzo Lazari
Arnaldo Forni Editore, 1858, pagine 117

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   le pubbliche casse. Prescrisse dunque la forma della nuova monetazione col dispaccio che segue, diretto a Giancarlo Tramontano mastro delle zecche di Napoli e d' Aquila * :
   REX SICILIE, etc.
   loan Carlo: Noi havemo deliberato che in queste nostre cecche de Napoli et de l'Aquila de qua ovante se battano le soptoscripte monete de oro et de argiento con le lettere intorno designate: et che voi como mastro de diete cecche possale fare la prima lettera del nome et cognome vostro, como e stato facto in le monete de la felice memoria del serenissimo signor re, nostro patre colendissimo. Et ad quisto effecto havemo scripto ad Hieiwnimo Leparoto che debia fare tucti li cugni et stampe necessarie de diete monete de argiento et de oro, con li mucti intorno et con li desegni notati como da sopra e dicto, et quelli ve debia consignare como e costumato. Voi però lo sol-licitarete et, facti scranna, attenderete ad cagnare et baptere le monete come havemo dicto, et non fate allremente per cosa alcuna. La presente retenerete per vostra cautela.
   Datimi in nostris felicibus castris prope Terracinam, din XXIII octobris MCCCCLXXXX1IÌI.
   Rcx Alfonsus.
   In primis la stampa del alfonsino de oro, da una banda lo re ad cavallo como lo alfonsino vecchio, da I' altra banda lo re in molesta, con queste lettere da la banda del cavallo :
   IN BRACINO IVO PAX ET 1VSTITIA REGM TVI DOMINE.
   Itcm a lo cagno del ducalo, da una banda la lesta del re de naturale, et da l'altra banda le arine, regale conio quelle del alfonsino vecchio, con queste lei/ere da la banda de tu
   ti'Sta: IN DEXTE1U TVA SALYS MEA DOMINE.
   flou al cugno de lo coronato, da, una banda la coroixi-iionc,    DOMINE.
   I Salv. FiiM'p, Dixsct'/ttììtiiic mi ti i inni nw>it'l«    •Jiii'ii/n. p. sr>. duo. xii.

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