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Zecche e monete degli Abruzzi nei bassi tempi.
Illustrate e descritte
Vincenzo Lazari
Arnaldo Forni Editore, 1858, pagine 117

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   I cavalli semplici ci offrono quattro tipi distinti, clic non ho mancato di far intagliare sotto i numeri 23, 24, 25 e 2 O della stessa tavola.
   II primo ha da un lato lo scudo incoronato co'tre fiordalisi, e la scritta in giro CAROLVS * REX # FRR #; dall'altro, il campo circondato dalla epigrafe CIVITAS + AQVILANA è quasi ugualmente diviso fra una croce ancorata e 1' aquila sottoposta *. Qualche esemplare reca nel diritto la iscrizione del tipo che segue 2.
   Il secondo tipo ha la leggenda KROLVS. D. G. REX. FRR' intorno allo scudo di Francia, alla cui punta appare, non però in tutti gli esemplari, la lettera K, indizio dello zecchiere, già osservato sulla tessera con leggende francesi ; tiene il campo nella opposta faccia una croce più grande della precedente, trifogliata e radiante, e soli' essa un' aquilelta accolta entro scudo, ed aH'ingiro CIVITAS # AQVILANA 3.
   Il terzo tipo ha il diritto simile al precedente, senza la lettera K, e pari leggenda al rovescio, dove però la croce è gigliata, e 1' aquiletla sciolta ì.
   Il quarto è notevolmente diverso dagli altri, e raffigura nel diritto un fiordaliso, in luogo di tre, dentro lo scudo incoronato, eh' è cinto dalla leggenda CAROLVS. D. G. REX. FRANCO ; e dal rovescio la croce cantonata da un' aquilella, e la consueta Scritta CIVITAS * AQVILANA.
   II peso di queste monetucce varia irregoIarissimaiucnU1 fra gli acini 2ì) e i 47 ; il che non deve recarci meraviglia, quando pensiamo che trattasi di monete aventi un mero valor nominale, e non già intrinseco, anche prescindendo dalle agi-
   1 Lcblanc. IL e., p. 316. — Vergara, o. e., lav. XXX, n. 2. — Muratori in Arg. tav. XXXIV, n. 5. — G. V. Fusco, o. e., tav. I, n. 3, A, S.—Carlior, -ivi, lav. IV. n. 3.
   2 G. V. Fusco. a. i'., lav. I, n. 6. — (Jartier, ioi, lav. IV, n. \.
   3 Luhlauv, n. e., ,>. 310. — Vergara, n. e., lav. XXX n. 3. — Mur. in Arg. lav. XXXIV; u. 0. — G. V. Fusco, «. e., lav. I, n. 7, 8, !). — Carliur, ivi, lax. JV. li. 6.
   ' G. V. Fuse», i/. <•.. la\. I, n. 10. — (larlfrr. ivi. tav. IV, n. ì>.

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