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Carino Gambacorta (1912-1993) - busto di Silvio Mastrodascio

Carino Gambacorta. Proveniente da una famiglia di agricoltori si laureò in Lettere nel 1939. Partecipò al conflitto mondiale come ufficiale di complemento con il grado di sottotenente e dopo l'armistizio venne deportato in Polonia e Germania, dove rimase per quasi due anni. La dura prigionia lo provò duramente nel fisico e per questo gli venne assegnata la Croce al Merito per l'internamento. Con il ritorno alla vita civile iniziò la sua carriera nel mondo della scuola: direttore didattico a Campli e Teramo (1950-1962), quindi Ispettore Scolastico (1962-1976). Nel contempo si impegnò anche nella vita politica, e fu dapprima assessore alla pubblica istruzione (1969), quindi sindaco per tre legislature (dal 1956 al 1969). Numerosi furono gli incarichi da lui ricoperti in enti cittadini pubblici e culturali: in particolare fu presidente della locale Cassa di Risparmio (dal 1969 al 1981). Nel campo culturale si distinse per la fondazione della rivista "La Voce Pretuziana" e per i suoi studi di storia locale: dal 1960 fu deputato nella Storia Patria nella Deputazione degli Abruzzi, e promosse la pubblicazione e la ristampa delle più importanti opere locali di valore storico, letterario e scientifico. Nel 1980 fondò a Teramo il Mediocredito Regionale Abruzzese, di cui fu presidente fino al 1990. A lui sono stati intitolati i giardini teramani di viale Mazzini e la sala espositiva della Banca di Teramo.