Melchiorre Delfico (Montorio al Vomano 1744 - Teramo 1835). Nato nel castello feudale di Leognano, rimase presto orfano di madre e si trasferì con i fratelli a Napoli, dove completò gli studi laureandosi in Giurisprudenza. Qui indossò l'abito ecclesiastico, spogliandosene presto per motivi di salute e dedicandosi a studi di giurisprudenza ed economia. A Napoli redasse memorie per il governo e scrisse numerosi trattati. Tornato in Abruzzo in un periodo decisivo per la storia della sua città, diede vita ad un gruppo di intellettuali che ebbero grande peso per il rinnovamento sociale, politico ed economico del teramano. Nel 1799 fu nominato presidente del Consiglio Supremo di Pescara e poco dopo membro del governo provvisorio della Repubblica partenopea. Dopo la caduta della Repubblica Partenopea fu costretto ad esiliare nella Repubblica di San Marino, dove rimase per 7 anni. Qui ebbe nel 1802 la cittadinanza e scrisse "Memorie storiche della Repubblica di San Marino", la prima storia organica dell'antica repubblica. Nel 1806, sotto Giuseppe Bonaparte, entrò nel Consiglio di Stato, ricoprendo diversi incarichi ministeriali. Con il restauro del governo borbonico, nel 1815 fu nominato presidente della commissione degli archivi e successivamente Presidente della Reale Accademia delle Scienze. Nel 1820 entrò come deputato nel Parlamento napoletano e fu chiamato alla presidenza della Giunta provvisoria di governo. Dal 1823 ritornò definitivamente a Teramo. |