Gennaro Della Monica (Teramo 1836 - Teramo 1917). Dopo aver ricevuto dal padre Pasquale i primi insegnamenti nell'arte del disegno e nell'uso dei colori, si trasferì nel 1852 a Napoli dove studiò all'Accademia di Belle Arti. Si trasferì successivamente a Milano, quindi nel 1863 a Firenze dove rimase diversi anni, e realizzò i dipinti che vi furono esposti ed ammirati. Nel 1867 rientrò definitivamente a Teramo, dove insegnò nell'Istituto Tecnico e nella Scuola comunale di disegno. Nel 1868, in occasione dell'inaugurazione del Teatro Comunale di Teramo si cimentò nel genere della caricatura nel quale rivelò un talento notevole. Negli anni successivi realizzò per le varie Chiese della Diocesi teramana numerosi dipinti. Di questi anni il dipinto più noto è il “Bruto che condanna i figli” realizzato nel 1886 per la nuova sala della Corte d’Assise del Tribunale di Teramo. Insieme alla pittura storica, ritrattistica e soprattutto paesaggistica, praticò anche la nascente arte fotografica. Fu attivo anche nella vita civile della città teramana e fece parte di vari comitati elettorali. Dal 1909 e fino alla morte fu componente della Commissione provinciale per la tutela dei Monumenti. |