Alfonso Tentarelli (Giulianova 1906 - Giulianova 1992). Proveniente da umile famiglia, a causa della morte del padre dovette interrompere gli studi elementari per lavorare in una fornace di mattoni, iniziando il suo rapporto privilegiato con l'argilla, che l'accompagnò per tutta l'esistenza, dato che gran parte della sua produzione è costituita proprio da terracotte, tradotte in moltissimi casi in bronzo. Intorno al 1938 iniziò ufficialmente la sua attività di scultore, interrotta a causa dello scoppio del conflitto mondiale, ma ripresa con il ritorno alla pace, ed inaugurando un'intensa attività artistica orientata alle tendenze espresse dai grandi Martini e Manzù. Nel 1951 partecipò alla sesta quadriennale proponendo la scultura "Pensiero alla luna". Nel 1953 fondò a Montesilvano una scuola d'arte che si affermò molto presto, ed alla quale si iscrissero alcuni dei più validi artisti abruzzesi. Negli anni cinquanta trasferì il suo studio a Roma e partecipò a molte esposizioni, tra le quali quelle importanti di Parigi, Trieste, L'Aquila, ottenendo una serie di riconoscimenti accademici e giudizi positivi dalla critica. Nel corso degli anni sessanta la sua attività fu orientata soprattutto nella realizzazione di importanti opere monumentali. Nel 1975 nel suo studio di Giulianova inaugurò una mostra antologica che raccolse le opere più rappresentative della sua vita artistica, che abbandonò agli inizi degli anni ottanta a causa di una grave malattia. |