Vincenzo Irelli (Teramo 1805 - Teramo 1895). Proveniente da una famiglia originaria di Bellante, si dedicò alla vita pubblica teramana sin da giovanissimo, ricoprendo varie cariche in enti pubblici. Di idee antiborboniche, prese parte ai moti del 1848, per i quali fu perseguitato dalle autorità, venendo processato e condannato dalla Gran Corte criminale. Dopo l'Unità d'Italia fu il primo sindaco di Teramo, anche se ricoprì la carica per un solo anno, essendo infatti egli nominato Senatore del Regno (1862). Irelli aderì alla sinistra storica, e negli anni successivi fu anche consigliere e deputato provinciale. La sua attività fu molto variegata: ricoprì la carica di presidente della Congrega di carità e della Società per le case operaie; si occupò di asili, di orfanotrofi e di opere pie. Il suo ruolo fu rilevante nel rinnovamento edilizio della città di Teramo e lo sviluppo del sistema viario provinciale. La sua intensa attività è testimoniata da numerose pubblicazioni, scritti e relazioni relative all'attività di pubblico amministratore. |