La cavalcata trionfale nel campionato di serie C2 della stagione 1985-86 segna il ritorno del Teramo in C1, dopo un'assenza di sei anni. L'entusiasmo e la coesione del gruppo che aveva dominato il campionato di C2 (l'allenatore della promozione è Giorgio Rumignani), fanno ben presto del Teramo una delle autentiche sorprese del girone: dopo la sconfitta iniziale di Licata, il trittico di vittorie contro la blasonata Salernitana, il Livorno e il Cosenza pongono la squadra (unica compagine abruzzese del campionato di C1) alla ribalta del campionato.
La squadra affidata alla guida tecnica di Antonio Luzii (nella foto), partita con lo scopo di salvarsi, si trova ben presto a veleggiare nelle zone alte della classifica, regalando come strenna natalizia al presidente Ercole De Berardis e ai propri tifosi la conquista della vetta solitaria, che viene raggiunta alla 13. giornata, dopo la vittoria sul Foggia per 1-0 [guarda la classifica] [leggi gli echi di cronaca: primo articolo - secondo articolo]. I biancorossi, pur non dimostrando una propensione offensiva di prim'ordine, fa della compattezza e della difesa granitica i suoi punti di forza, caratteristiche che le consentono di condurre per l'intera stagione un campionato di vertice, cullando fin'anche il sogno di una clamorosa e storica promozione: alla 23. giornata il Teramo occupa la terza posizione, a soli 2 punti dalla vetta [guarda la classifica]; a 7 giornate dal termine è ancora quarto, ad appena 4 punti dal Barletta [guarda la classifica], che otterrà la promozione insieme al Catanzaro. Solamente la flessione finale della squadra (il Teramo perde 6 delle 7 ultime trasferte) offusca leggermente un campionato che rimane tra i più positivi nella storia della Teramo Calcio.
Il nono posto finale, in una classifica che rimane corta sino alla fine, non rende il giusto merito per una stagione di qualità, e tiene fuori il Teramo anche dall'ambita partecipazione alla coppa Italia della stagione seguente, che vedeva la partecipazione delle blasonatissime squadre di serie A e B. Il Teramo conclude l'ottima stagione con l'unica sconfitta casalinga contro la Reggina, quando una vittoria le avrebbe assicurato un lusinghiero quinto posto in coabitazione con il Monopoli. Il Teramo chiude il campionato con 13 vittorie, 9 pareggi e 12 sconfitte, con 24 reti segnate e 25 subite (guarda la classifica finale). A conferma della scarsa propensione dell'attacco, solamente tre squadre hanno realizzato meno del Teramo (Siena, Livorno e Martina), mentre il reparto arretrato teramano ha primeggiato con le migliori compagini.
Una stagione da rivivere, leggendo gli articoli della Gazzetta dello Sport (firmati da Giancarlo Antonelli), ma soprattutto riguardando i servizi televisivi (Rai, Teleteramo, Telemare, Teleponte oltre ai servizi del contenitore 'Gol su Gol') che hanno consegnato alla storia una delle stagioni più brillanti della ormai defunta 'Teramo Calcio 1913'. Federico Adamoli
14 dicembre 1986: il Teramo batte il Foggia ed è solo al comando! Servizio a cura di Francesco di Francesco. Interviste a Bruno Pace, Antonio Luzii e Zdenek Zeman. Riprese e montaggio RVM a cura di Teleteramo. Durata 7'44"