CARINA SPURIO
di Silvia Mazzetta
Uno
nessuno e centomila poeti coesistono in Carina Spurio. Sono i figli di Alceo e di Saffo
hanno volti diversi
la bellezza della parola ne ha plasmato le forme e modellato lo
spirito.
Carina nasce a Teramo (dove vive
lavora
tesse la sua esistenza con minuziosa costanza)
in un gennaio che mal si concilia con la sua natura calda
accogliente e solare
ma che le
dona un carattere combattivo e un energia vitale che la porterà ad impegnarsi in diversi
ambiti.
Fin dalla più tenera età si dimostra particolarmente recettiva e sensibile all'arte
per lei
tutto è importante e degno di riflessione: è una grande osservatrice. I ricordi sui banchi
di scuola
gli amici
la maestra
i professori delle superiori
immortalati e fissati nei ricordi
dell'autrice da quell' "antica penna a lei cara.
Ha sempre pensato che l'arte fosse in grado di "dare la vita".
Incitata dal Prof. Alberto Chiami
docente presso l'Istituto Magistrale di Via G. Milli
ora Liceo Pedagogico
tendeva gli occhi e la mente al cielo
quasi a voler vaticinare un
futuro già scritto.
Si lancia nella sua prima avventura mediatica: nel 1997 è autrice e conduttrice di un
programma radiofonico per l'emittente Radio Teramo In
compito che la terrà impegnata
fino al 2002. Tra il 1998 e il 2003
collabora con la Società Cosmotel di Teramo come
autrice cli pagine web.
Nel 2004 l'estro poetico si fonde con la musica
Carina è autrice di diversi testi musicali.
Nel 2005 si apre una nuova fase della vita e della carriera di Carina: esordisce come
poetessa
pubblicando "Il Sapore dell'estasi" una raccolta di 35 liriche
versi "liberi e
istintivi nei quali l'emozionata e emozionante penna dell'autrice si intreccia con
esperienze
attimi di vita
colori
sapori
miti del passato e visioni del futuro.
La raccolta
si apre con la lirica dal titolo "L'Eremo"
una costruzione presente all'interno
del Parco Nazionale Monti della Laga
luogo nel quale sono celati i ricordi
un posto
separato dal tempo
incontaminato
da dove si può osservare con meraviglia il Gran
Sasso e scorgere il mare nelle giornate serene.
Località amena
immersa nel verde
dai colori cangianti
che tanto ispira e suggerisce
immagini all'autrice: L'eremo gioia degli occhi rifugio tra terra e cielo.
Nell'Eremo è presente il sapore della nostalgia
la gioia che rinasce dal 'posto ritrovato'
il massimo del piacere è 'sentire' che malgrado lo scorrere del tempo
quel posto puoi
possederlo ancora".
Con tenacia e determinazione riesce ad abbattere il muro del silenzio cittadino e nel 2006
partecipa all'antologia "Sensazioni d'Autore" con la poesia "Stelle sul Mare"
contestualmente alla seconda edizione della raccolta di poesie "Il sapore dell'estasi".
Qui continua il viaggio di parole
un lungo percorso nel quale si fondono in un colorato
arazzo l'arte
il mito
il verso
la fantasia
il sogno
il desiderio.
Il tempo presente si avvinghia al passato. I colori sfumano nel ricordo. La terra è come
sempre
la protagonista assoluta delle liriche
madre dei popoli
i cui cicli sono narrati dal
Mito.
Nasce dal Mito la poesia "Colle del Vento"
dai racconti di antichi popoli
dalla fantasia fervida della poetessa.
Sempre nello stesso anno
collabora con l'Edizione Germinale e con il quotidiano La Cronaca D'Abruzzo.
La consacrazione
arriva con la partecipazione al concorso Internazionale di Poesia
indetto dall'Associazione Culturale Cronos
della Massimo Lombardo Editore
patrocinato dal Comune di Milena (Caltanissetta)
con la poesia "Metafore": la poetessa
teramana è tra i primi 10 classificati del premio "Unione delle cinque terre" dai Micenei
ad Internet.
Da artista poliedrica qual è
sta per pubblicare un'ulteriore raccolta di versi "Lacca di
Garanza" ed una biografia di un artista romano
in qualità di curatrice ed editrice.
Attualmente lavora ad un romanzo.
La poetessa ribelle
l'eroina solitaria che ama urlare le sue liriche su carta
è una donna
che prepara le rivoluzioni: esprimendosi attraverso il cuore e l'anima
riesce ad incrinare
e abbattere le dighe del conformismo.
Qualsiasi cosa dica
scriva
canti
persino una frase spezzata
si tramuta in un seme il
quale fiore è destinato a lasciare un profumo perdurante e innovativo
un esempio per le
altre piante del bosco (il suo amato bosco) e per tutti coloro che non hanno il suo
coraggio e il suo genio.
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