MARCO DE FEDERICIS INTERVISTA CARINA SPURIO
E'
uscito da poco i tuo terzo libro di versi "Lacca di garanza"
una raccolta di 48 poesie che rappresentano la tua consacrazione in
campo internazionale. Cosa ha rappresentato per te questo volume?
Quasi
tutte le poesie presenti nel libro sono nate osservando opere d'arte
e nel libero errare dei sensi ho fissato in versi la mia totale
immedesimazione con esse. La scrittura e l'immagine si sono fuse nel
mio inconscio diventando unico sentire che scivolando sui colori
delle opere degli artisti è diventato un colore nuovo che mi
ha fatto condividere i versi Pessoa "Il poeta è un
fingitore...." nella Poesia "Nero di vite"
nata
osservando l'Opera d'arte di Giovanna Liberatoscioli dal titolo
"Elisabetta"
oltre a rivivere l'atto creativo
dell'artista
ne ho percepito anche lo stato d'animo " e così
scrivo: “ti dipingo con i colore dell'anima: invento l'amore!"
E il poeta arriva a sentire con l’immaginazione come dice
Pessoa; "Finge così completamente/che arriva a fingere
che è dolore/il dolore che davvero sente".
"Lacca
di garanza" è un piccolo universo in versi in cui
la
vaghezza musicale
si affida al viaggio solitario tra le opere
d'arte che si compenetrano tra sintassi e ritmo mentre riflettono
colori e sfumature sorprendenti. Questo volume mi ha dato la
consapevolezza di esistere nella letteratura "ufficiale”.
La Casa Editrice romana consente alle pubblicazioni dei nuovi autori
la massima visibilità per mezzo vari strumenti diffusivi come
la Radio e Internet
io stessa ho partecipato alla trasmissione
radiofonica "La luna e i falò" e sono stata inserita
sul sito www.ilfloonline.it e sui siti che ospitano le principali
case editrici italiane www.ibs.ir e www.unilibro.it. Di recente
"Lacca di garanza"
dopo un’attenta e accurata
selezione da parte della casa editrice "Il Filo"
è
stato inserito tra i titoli alla festa del Libro e delle Culture
Italiane che si è svolta a Parigi l'1
2 e 3 febbraio
2008.
Da
dove ha origine il titolo “Lacca di garanza”?
Nasce
da una lezione di pittura alla quale ho assisito. Il rosso era un
colore ricorrente nelle opere degli artisti che ho commentato in
versi
dunque
non mi sono limitata ad osservare solo le figure nel
globale o camminarci dentro ma ho voluto conoscere anche i nomi
specifici dei colori. La radice della garanza o robbia contiene
sostanze coloranti e principalmente: l'alizarina e la porporina.
Dalla radice essiccata si ricava un pigmento laccato rosso che si
impiega per realizzare un colore ad olio.
Scoprire
la Poesia è stato il risultato di un processo o è stato
per illuminazione?
Direi
il risultato di un processo. Ho iniziato a scrivere da giovanissima
ma ho pubblicato le prime poesie tardi. A causa della mia eccessiva
immaginazione i miei stati d'animo possono sconfinare l'uno
nell'altro e in pochi minuti oltre al solito gesto scontato e
quotidiano riesco ad assecondare un pensiero che mi trascina altrove.
Sono una sintesi di due entità a spasso tra il reale ed il
fantastico. Per me l'elemento inconscio ha sempre avuto una grande
importanza
per questo l'ho lasciato libero sulla carta
considerando
a priori che in certe affermazioni avrei anche potuto non
riconoscermi. La mia penna a contatto con la carta non ha mai seguito
un tratto continuo
sono sempre andata a capo. Tecnicamente la
Poesia è più ardua della prosa
ha bisogno di una dose
di perfezionismo e di ricerca nei termini e a me piace moltissimo
concentrare in esili versi parole vigorose che rotolano nei suoni e
non osano domande perchè temono risposte.
Scrivere
una Poesia è come scrivere un'autobiografia?
Sì.
Ci sono momenti di estrema intimità in un verso in cui attimi
di esaltazione rielaborano ricordi
momenti
l'amore.
Quali
sono stati i poeti che hai amato di più?
Da
adolescente amavo Foscolo. Il mio insegnante di Italiano
Don Mario
Quaranta
aveva uno strano modo di comunicarci la letteratura
italiana. Durante le lezioni sembrava entrare in una sorta di catarsi
poetica fino ad arrivare ad un' immedesimazione talmente forte che
lo rendeva ultraterreno e "all'ombra dè cipressi e dentro
l'urne" sembrava di esserci davvero. Foscolo mi accompagnò
fino alle superiori diventando il protagonista degli esami di
maturità. Successivamente conobbi Neruda e mi innamorai della
sua poesia dai suoni dolcissimi e avvolgenti. Ammiro anche alcune
donne
ad esempio la Merini ( alla quale ho dedicato un articolo su
"Hermes" mensile dell'alto aterno
L'Aquila.)
la Cvetaeva.
Leggo poesie in base ai giorni ed agli umori
come tutti
credo.
L’ultimo
libro che hai letto?
La
biografia di Gabriele D’Annunzio.
Un
libro a te molto caro?
Il
codice dell’anima di J. Hillman
Qualche
notizia sui tuoi progetti futuri?
E’
in stampa il mio quarto libro di versi dal titolo “Tra Morfeo e
vecchi miti” questa volta il titolo nasce da un verso
estrapolato dalla poesia “Euritmia cromatica”
vincitrice del II° Concorso Nazionale in metrica Dante Alighieri
che si è svolto a Padova. La poesia e stata gentilmente
concessa e commentata dal Dott. Vincenzo Grasso Editore. Il libro
avrà la prefazione di un importante e storico giornalista
abruzzese il Dott. Sandro Galantini. Il 2008 prevede un doppio
appuntamento con l’estero
sono stata invitata al Convegno
Internazionale “Dìtet e Naìmit” che si
svolgerà a Tetovo (Macedonia)
dedicato al più grande
poeta del rinascimento albanese
Naim Frasheri.
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