SIMONE GAMBACORTA INTERVISTA CARINA SPURIO
Quando hai iniziato a scrivere versi?
Durante il periodo dell'adolescenza
tempo in cui annotavo pensieri e sensazioni sui fogli. Successivamente ho dimenticato i versi nel solito cassetto per anni. Dopo il 2005
anno del mio esordio
tra una melodia armonica e una scansione diversa
la Poesia resta nella mia vita a reclamare il suo posto. Nelle nuove composizioni poetiche abbandono lo stile originario poco incline alla regolarizzazione
e il diario appartenente all'adolescenza
fitto di appunti e di versi sospesi
verrà sostituito da un verso che si nutre della potenza delle immagini
in cui il linguaggio poetico
costruito osservando le opere d'arte
tocca il confine ambiguo delle parole
all'interno delle quali resta sempre un fragile equivoco
.
Come si è sviluppato
nel tempo
questo legame con la scrittura?
Dal flusso anarchico del logos che dentro me sembra un desiderio in grado di ragionare
.
Cosa significa scrivere poesie?
Catturare gli episodi della realtà attraverso vocabili accuratamente scelti e il gusto di cimentarmi in costruzioni inedite e originali partendo dalla parola; l'elemento complesso in cui convivono verità ed illusione
.
Come nasce una tua poesia? Di getto? Poco alla volta?
Di getto; tra l'estrema audacia e l'estremo pudore
.
Vorrei descrivessi in che modo lavori nel tuo 'laboratorio' creativo.
L'atto di comporre versi è enigmatico
poco chiaro anche a chi li scrive. Raramente l'atto compiuto coesiste nella persona che spesso è incapace di spiegare da dove nasca la prima idea. Quando un verso mi appartiene
perché nasce da una mia esigenza emotiva
lo scrivo di getto come se le emozioni del mondo fossero impresse sulla mia pelle. Diversa è la creazione di un verso realizzato al cospetto di opere d'arte. In quest'ultimo contesto cerco la vibrazione delle cose
ma alla fine le immagini lasciano trasparire lo stesso i miei turbamenti. Lo confermano alcuni versi nella fase della rilettura
all'interno dei quali tutto diviene unico sentire
l'opera
le mie emozioni e le cose osservate sono protagonisti della stessa scena. Questo spiega bene come la poesia sa intuire
avvertire e cogliere la direzione giusta
svelando le potenzialità contenute nell'opera per deformarle e riformarle in un silenzio pieno di parole
.
Quand'è che capisci che una poesia è 'finita' e che può camminare da sola verso chi vorrà leggerla?
?Quando rileggendo la poesia
il suono del componimento è continuo e il punto è solo alla fine".
Quali sono i libri di poesia che sinora hai pubblicato?
Il sapore dell'estasi
poi "Il sapore dell'estasi" in riedizione aggiornata
Lacca di garanza
Tra Morfeo e vecchi miti
Narciso
.
Vorrei dessi una 'tua' definizione di ciascuno di essi.
Il sapore dell'estasi?: l'errore da cui nasce una ragione. ?Il sapore dell'estasi
in riedizione aggiornata: l'allegra insolenza. "Lacca di garanza" : les jeux sont faits. "Tra Morfeo e vecchi miti": io non so ben ridir com'io v'intrai. "Narciso": ethos anthropoi daimon
cioè il carattere è il destino".
Da un punto di vista intimo
da un punto di vista interiore
quanta scommessa c'è in ogni verso?
Nessuna
ovviamente. Di fronte alle insidie di un mondo centrato su logiche economiste
malato di tecnologia e ipercomunicazione virtuale
quanta scommessa potrebbe esserci in un fragile verso La follia estatica del canto vive dentro a chi la sa percepire. E in un tempo finito tra l'assenza
la mancanza
la rinuncia
l'essere cerca ancora di decifrare il codice terrestre e di raggiungere l'altro con un filtro di parole
pensieri e viscere. La poesia per molti rappresenta un bisogno
raramente una scommessa
.
Mi riferivo a una scommessa intima ma dimmi
il verso è ustione o lenimento?
Entrambe le cose. A volte la forza astratta
nel suo insistere sembra un urlo pronto ad esplodere. Nel momento del risveglio
alcuni versi raccontano il gioco della vita: rivelando le fenditure dell'anima più o meno profonde
fatali
ustionanti; è così che il verso lenisce il dolore
attraverso l'esorcismo delle parole
.
Che tipo di 'ascolto' è quello che precede la nascita d'una poesia?
?Mi capita di ascoltare i suoni del silenzio
di respirare l'aria e sentirla scendere giù
sempre più giù
fino a percepirne il punto più profondo. Tutto è più nitido quando le parole arrivano dal silenzio. Le senti suonare come note fuori dagli spazi. Note perverse come sibili assordanti. Può avere un fascino perdersi nelle singole parole. Scoprirsi in un verso. Avviare un gioco di ruolo cercando le ragioni dell' essere fino all'attimo in cui il corpo e la parola
vibrano nella tensione tra ragione e istinto. In quei momenti
il tempo si ferma e nel luogo in cui l'esistenza ha inconsciamente altre intenzioni
le cose si osservano con altri occhi".
Nella tua quotidianità cosa rappresenta la poesia?
Il nostro è un tempo che scorre veloce. Gli uomini e le donne vivono immersi nel sovraccarico di lavoro e nello stress. Resta poco tempo per leggere
per ascoltarsi
per sentire con il corpo
l'anima e lo spirito. Le immagini reali sono frenetiche e il quotidiano è in lotta con un male divorante; l'individualismo. Siamo spesso chiusi in una stanza
vittime consapevoli della tecnologia. Chi scrive poesia sa che è un altrove di resistenza; da essa sgorga la consapevolezza dei limiti umani che aderisce perfettamente alla nostra natura interiore. Ma in una realtà che non ha una vera corrispondenza con i nostri bisogni interiori non scrivo solo poesia ma milito poesia
affinchè quest'ultima venga diffusa. Da due anni curo un premio di poesia internazionale. Seleziono la giuria e mi occupo della stesura dell'antologia che raccoglie le poesie dei partecipanti al premio. Realizzo personalmente anche la copertina del testo che illustro con le opere d'arte di nuovi talenti scoperti durante le mie interazioni culturali
.
Che tipo di dettato poetico cerchi: Lineare
terso
oppure articolato e complesso?
La parola è un rischio da correre affinchè si compia l'incontro con noi stessi
per questo
la lascio libera nel tratto di un verso
perchè il verso possa mantenere intatto il suo senso
nato dal desiderio selvaggio e impresso in uno spazio che non può e non deve essere addomesticato. Cerco
per quello che posso
di proteggere l'autenticità del dettato poetico che prediligo terso e lineare
.
Quali sono i poeti con i quali ti sei formata?
Tre poeti mi hanno appassionato in passato: Foscolo
per aver mantenuto nalla sua poetica la drammaticità della vita. Baudelaire
il più famoso e il più letto in tutto il mondo
perchè chiude definitivamente la pagina della poesia romantica e apre quella (ancora) vergine della poesia moderna e sperimenta l'amore nella sua forma carnale e passionale. Neruda
per aver posto la donna dentro un mito cosmico tra uno scenario grandioso e selvaggiamente naturale. E' relativamente recente il mio interesse per Thomas Stearn Eliot
poeta
drammaturgo e critico letterario statunitense che appartiene al movimento dei modernisti. La poesia modernista è una poesia di immagini
non presenta sequenze ordinate di pensieri
nè
uno sviluppo logico; vive di una serie di fotogrammi non collegati. L' associazione tra il miei versi e il pensiero di Eliot in questi ultimi anni è stata ricorrente
ciò mi ha fatto capire che avevo raggiunto l' altro e gli altri
dunque avrei potuto esistere
tra il fiume del tempo
tra l'acqua e la terra
in un sogno da trasformare ancora
.
C'è più menzogna o più verità
in una poesia?
La poesia è in grado di mettere l'autore in relazione alla profondità del suo essere
pertanto si è portati a pensare che essa esprima la verità. Di tale asserzione
non sono assolutamente convinta. La lirica
si sa
trae origine da intense percezioni soggettive
alle quali
unisce l'esigenza della libertà creatrice coerente alle sue ossessive patologie
nel luogo in cui
il pensiero
si condensa in un'altra forma e tocca i territori della finitudine e del nulla. Questo per dire che nell'altro lato del sè
luogo praticamente inesplorato
possono tranquillamente giocare suggestioni
fascinazioni e un 'sentire' del tutto personali. Ma chi ama la poesia sa che è necessario viverla entrando e uscendo dal suo ritmo
rispettando il suo canto
seguendo il suo percorso. E il poeta
che vive il presente
sa di essere estraneo al suo tempo ma non sa
da dove nasce e muore il canto
nè
se il suo viaggio avrà mai un termine.
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