Il Podestà del Comune di Silvi dopo aver ringraziato a nome suo e del popolo il Prefetto in Teramo "che con silenzioso ma fattivo interessamento volle e seppe compiere la reintegrazione di questo Comune
opera in vero non facile
in regime fascista" chiede allo stesso di "compiere a vantaggio della risorta Silvi
ancora un generoso atto di particolare benevolenza
in premio non solo dei sentimenti di costante e devota disciplina di questi cittadini al Fascismo e al Duce
ma in premio altresì di quel tanto che con le proprie risorse è stato ad essi possibile di compiere per annoverare questa spiaggia fra quelle ridenti della Regione Abruzzese" promuovendo il trasferimento della sede municipale da Silvi Paese a Silvi Marina "ove oggi si svolge normalmente la vita cittadina
ove si esplica il movimento degli affari commerciali
ove si esercita la importantissima industria della pesca" per "la posizione stessa dell'abitato
che si estende in pianura
parte lungo il mare
parte lungo la nazionale e che è posto altresì sulla importante linea ferroviaria Ancona Pescara". |