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I.
Accesa l'anima d'insolita fiamma, ignota a quanti non sorridono le muse, irradiato il volto dal subitaneo estro che la agita, si trasfigura la persona della Milli all'onda melodiosa dei versi che le sgorgano dalle labbra, dolci come favo di miele. E la bruna vergine dal bruno capello e dall'occhio scintillante nel nero della pupilla ,si vede così ritratta ' dalla matita d'un giovanetto che fa le prime prove nella divina arte dei colori come essa in quella dei carni?. È sempre bello il pudico abbracciamento delle arti sorelle, ma è divino, ineffabile quando avviene nei primi momenti, nei primi passi della carriera, alla quale trascina una forza ignota, incompresa, sovrumana. La giovane poetessa è grata al pennello del giovanetto- e, per ricordo, prima di avventurarsi, pellegrina rqndinella, alle attrattive del-