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Giannina Milli
nella vita e nelle opere
Giacinto Pannella
Cooperativa Tipografica Teramana, 1925, pagine 168

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   la musa-vagante di città in città, gli lascia questi versi spirati dalla gratitudine alla vista della sua immagine:
   GENNARINO DELLA MONICA
   1
   VERSI
   O fanciul, cui ride il genio Di Tiziano e Raffaello, E che accogli già nell'anima La verace idea del bello: Guida i tratti rapidissittii Di tua facile matita L'Arigiol santo a cui tua vita '.- , In -custodia die il Signor.
   Deh ! prosegui, e al don mirabile Di natura aggiungi ognora ; Di severi eletti studii L'intelletto ti avvalora ; E tra quei cui plaude Italia Per pennello illustre e franco Dì verrà che avrai pur ancq, O fanciul, e seggio e allor.
   Ma Giannina Milli era nata poetessa e faclva versi' poco oltre il primo lustro. Il fiore spontaneo di poesia non è estraneo e nuòvo a queste regioni abruzzesi se bene sia : ,
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