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Invero al settimo anno da il primo passo nella vita pubblica, e avviene così.
In quel tempo la famiglia Milli da Teramo si trasferì a-Chieti, e. come in quella così, in questa città tutti desideravano conoscere, accarezzare, donare di dolci la piccola Giannina, che aveva levato già tanto nome di sé per la facilità e la grazia onde , recitava ^iersi a memoria. In Chieti era capitata allora una di quelle magre compagnie di Comici che -fanno così scarsi guadagni, da non sapere, poverine, come cavarsi più d'un paese, se non ricórrono alla carità altrui. E questa volta a sollevare i malcapitati venne la quinquenne fanciulla. Il capo della Compagnia che udiva i portenti di lei. si fece a pregare i genitori che gli lasciassero per una sera la figliuola a recitare versi in sulle scene del loro teatro. E i buoni genitori mossi a compassione si piegarono. Il nome di Giannina Milli fu così per la prima volta letto1 a stampa nei pubblici avvisi, eh* dicevano, una fanciulla chietina di cinque anni" à-vrebbe in quella sera recitate alcune poesie. La folla straordinariamente grande fu ad udire la piccola poetessa, come era sopracchjamata fin d'allora. La - quale in candida ve,ste, fattasi fuori delle scene, tutta gMva e sicura cominciò:
Ferma, diceva Apollo, o Dafhe bella',
e tutto di seguito il son.et.to sino alla fine, e poi il "canto delta Francesca da Rimini^nella. Divina Com-