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Giannina Milli
nella vita e nelle opere
Giacinto Pannella
Cooperativa Tipografica Teramana, 1925, pagine 168

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Giulio Genoino, autore d'un teatro di educazione e di altre pregevoli operette 4).
   .In Nàpoli tutto spira poesia attorno, e vi si sente poeta un tantino anche chi non ebbe il dóno dell' estro. La Milli sentì un tal fascino e si trovò quasi maggiore di sé stessa ove ancora gli ultimi echi armoniosi della grande e nobile Guacci la in-vitavano all'onda dei versi 2).
   Colà, al pari d'altri grandi, con le accademie di poesia estemporanea la poetessa abruzzese di-Venne popolare e i suoi versi venivano ripetuti continuamente nelle famose ariette- napoletane.
   Ma prima ebbe a vincere anche là l'avversa for-tuna. Così il Raggi, come gli fu riferito dalla stessa madre della Milli, con ammirazione riferisce quei primi momenti di difficile trionfo nella sede delle sirene.
   « Andò nella vasta e "popolosa Napoli, senza nome, senza raccomandazioni. Insieme alla buona madre, compagna carissima e indivisibile, si trovò perduta in mezzo a quel vorticoso oceano di popolo e a quel frastuono universale.
   1) La poetessa, sempre riconoscente, compose parecchie poesie in vita ed in morte del Genoino anche lui di gentile sangue abruzzese.
   2) La mamma Regina quasi colle lagrime agli occhi raccontava lo scoppiò di pianto dirotto, in che diede la figlia quando a Napoli la con*

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