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Giannina Milli
nella vita e nelle opere
Giacinto Pannella
Cooperativa Tipografica Teramana, 1925, pagine 168

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   profondo Ne venne a lei, che là vivendo ascosa L'inferno evoca all'arti sue secondo. Ahi ! che non tenta l'uomo, e che non osa Quando sia d'empietà caduto in fondo ! Saul l'inferno evoca, ei che sentio II fatidico un dì spirto di Dio !
   , i In negra vesta, la pupilla ardente
   Di fosca luce, i pie' nuda e le braccia. Una pallida face in man stringente, . Sparsa la chioma e squallida la faccia, La maga rea .misteriosamente '
   • - Per obliquo sentier seco lo caccia, E li precede per la cieca e nera Aer di strigi lamentosa schiera.

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