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Giannina Milli
nella vita e nelle opere
Giacinto Pannella
Cooperativa Tipografica Teramana, 1925, pagine 168

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Scorti dal raggiò della fioca lampa Penetran ambo d'atra grotta in seno; Or si scolora ed or nel volto avvampa 'Saul di tema, di rimorsi pieno. Con nera verga allor la maga stampa Misteriosi segni in sul terreno, E le chiome scuotendo ispide incolte, Intorno ad essi aggirasi tre volte.
   •A bassa voce le magiche note Ella susurra, ed -ecco un subitano Tremor la grotta paurosa scuote, E la irradia un baglior funereo e strano, Come d'onda precipite in remote Piaggie, un fragor si ascolta, e a mano a mano Si appressa e incalza, e alfin rombo somiglia Di tempesta che tutto urta e scompiglia.
   Si fende il suolo, e dal suo sen la testa Erge un'ombra che cresce lenta lenta : Nella sacerdotal candida veste È" avvolta, elketri sguardi intorn'a avventa. -Sulla sua fronte veneranda e mesta Dello spirto di Dio brilla l'imprenta; Nel ré si affissa, e tra sdegnosa e pia Queste tremende al cor voci gl'invia:
   A che vieni, o Saulle ? E perché mai II riposo turbarmi tf consigli ?... Che Dio teco non è, forse noi sai Da che a seguir togliesti empi consigli?... Sappi che tu doman vinto morrai, Teco morranno i tuoi guerrieri figli, E a quel David che insidii a te fedele Dio lo scettro darà sopra Israele. —

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