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Oh/ chi predetto all'umile trovatrice, Quando mesta, lasciò 1'ostel natio, Chi predetto 1' avria tanta ventura Al suo reddir fra le materne mura?
Partì-il 3 novembre e non più rivide la sua terra. E pure V amò tanto da non poterlene preferire altra sebbene il fato glielo abbia sempre conteso:
Oh se altra sponda preferir giammai Potessi a quella ove sortii la vita, Se il mar, se i colli dilettosi e gai E l'aure e il ciel che niun pennell' imita, Ira di fato contendesse mai AH' anela di pace alma romita In te soltanto, o mia FJorà gentile, Vorrei compormi stabil nido umile.
E partì per sempre da noi alla volta d'Ancona ove improvvisò e quindi andò a Napoli. Quivi stette fino al 1867; nel quale anno partì per le provincie venete tornate all'unità della patria. Nel 1867 improvvisò a .Venezia, il 15 maggio, nel teatro Gallo a S. Benedetto e a Verona il 26 dello stesso mese. E qui alle membra raccolte della sua patria legò le corde della lira dopo 20 anni da che si era data al volo dei carmi improvvisi d). ,
'> " i) Per più ragiont si ritirò a tempo dal terribile ludo poé'tico. Nel giorno che precedeva l'esperimento e in quello che lo seguiva era presa da febbri con forti convulsioni ch'ella vinceva appena col ristoro di
•cordiali: le forze del corpo non reggevano quelle dello spirito chiamate a raccolta per 1' ora del cimento. Di-più ad ogni nuova prova pativa sempre le stesse pene come fosse_stata la prima volta, essendo .sempre l'improvvisare per lei una nuova creazione.-Or una tale vita-di 20