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giovare, corner ne .bruciava di brama ardente, né all'una, né all'altra, si struggeva dj dolore e spesso dava in piatito. Così vivendo a lungo si sarebbe perduta, se là madre non avesse trovato modo di confortarla conducendola per le terre d'Abruzzo ad improvvisarvi. "Si ricorda-che tenne accademie in divergi tempi a^Lanciano 4). a Vasto, ad Atri 2), a
1) II 1843, il 1847, e*il 1854, e fu òspite del poeta lancianese, Carlo Madonna, che.ad onore di lei compose un'ode. Nel '47 v'improvvisò le poesie: Corintia, La Musica e la Poesia, ^Colombo, La costanza nella sventura?, e L'amante esulif.
2) Se ne serba questa memoria. Una lettera del suo maestro De , Martinis la raccomandava a! giovane di bette speranze, G. Cherubini.
La Gianninà riconoscente delle liete accoglienze ricevute in Atri e visitando il nuovo Camposanto improvvisò i setteiiari seguenti con questo indirizzo:
Nell'albo dell'egregio giovane D..Gabriele Cherubini Gianninà Milli nel giorno 17 agosto 1847 scriveva questa Romanza :
Colà dove riposano . -
» I morti del Signor
Erra dolente e pallido Un giovin trovator.
Fra tante tombe gelide
Lo sguardo oma-i stancò, _ Ma dell' amata vergine L! avello non trovò.
Ed ecco bianca tortora ' Fendendo Taere a voi
- ^ Sopra una croce funebre
\ Posa in quell'ermo suoi. Ivi il suo roco gemito
Fa mesto risonar,- ' E par che il vate misero S'ingegni a sé chiamar.
È della spenta vergine
L'alma che al suo fede! .
In forma 4'una tortora Mostri it suo muto àvel.