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Giannina Milli
nella vita e nelle opere
Giacinto Pannella
Cooperativa Tipografica Teramana, 1925, pagine 168

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   r cendolo a Firenze per richiamarlo a salute. Ma invano, che nel 29 febbraio del 1888 dopo due anni di strazii inenarrabili ve lo perde. .11 cuore tutto affetto della Milli non resse sanò alla lunga, penosa .- e tremenda malattia del marito senza più il bene rotteli'intelletto, e alla mòrte di lui sentì ferita mor-J'~tale. Alle sei del mattino dellrotto ottobre, dello *~ stesso anno 1888 cessava di battere quel cuore di tanto nobile sentire è il telegrafo l'annunciava alle cento città -d'Italia, che comrhosse risposero alla triste novella commeinorando con parole di cordoglio l'ultima poetessa improvvisatrice *•). Oh coinè passò placidamente! Sentiamolo dalla voce della nipote :
   Dopo soli otto giorni da che era' tornata dalla campagna, la sera che precedette la sua morte, stava non male; ma faceva discorsi tristi, sebbene con la più grande tranquillità « Vedi, mi diceva,\ non mi sarei aspettata una vecchiaia così'malinconica, né un destino cosi disgraziato^ Morrò e tu sola sarai vicina al mio letto*; anzi neppur tu -te ne accorgerai. » Alla cognata, venuta : a tenerle compagnia in quella sera fa'ceva progetti per l'avvenire; ina nel, separarsi da lei', « pregate per me, le disse, quando vi sveglerete, dimani. » A mezza, notte prese la solita dose di cloralio..., e la mattina alle sei
   , i) Specialmente le Accademie della Penisola le quali, dalla Ponta-niamt di Napoli alla Tiburtina di Roma, l'avevano inscritta a gara nei loro Albi ai tempi .dei canti improvvisi.
   

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