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Giannina Milli
nella vita e nelle opere
Giacinto Pannella
Cooperativa Tipografica Teramana, 1925, pagine 168

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'Alighieri fece'suo lo sdegno, il Leopardi, signore del desolato canto, sono per lei gli autori prediletti e gì' imita nori nel senso che si rifa ai loro tèmpi, ma in quel che\farebbero essi vivendo negli anni suoi. Quindi felicemente ritrae persone e cose in 'immagini vive cogliendo sempre nel segno. La Milli abbellisce di similitudini e ritratti i suoi canti e nel paragone di qualità ed oggetti trova modo di colorirci disegni con brevi tratti come fanno i grandi scrittori. Ma avvaloriamo quanto andiamo dicendo con^. esempi tratti dalle sue poesie, secondo è nostro stile in queste pagine che volgono alla fine. Le seguenti similitudini risvegliano grate immagini alla mente.
   1. Al Leopardi mestamente dice:
   La tua canzon soave e raddolcita Parca la sospirosa aura d'aprile.
   2. Ecco a quante cose rassomiglia il canto della Turrisi Colonna, poetessa morta nel verde aprile degli anni :
   Al mormorio di limpido ruscello
   Che lentamente scorre in ermo loco, Al flebile gorgheggio dell' augello . Che canti acceso in amoroso foco, Al sospir di olezzante venticello Che^ aleggi in mezzo ai fior tepido e fioco, Simile è il verso tuo, quando del core Narra le pene e l'ignorato amore.

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