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Giannina Milli
nella vita e nelle opere
Giacinto Pannella
Cooperativa Tipografica Teramana, 1925, pagine 168

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Più d'altra cosa è cara ad un popolo la vita del suo Re. Così s'esprime la Milli per V. Ema-nuele :
   Degli aliar vagheggiati al suoi natio Fa solenne olocausto, itelo figlio... Pugnar, morir per esso ad altri è bello, Tu .viver dèi pel suo destin novello ! _
   Si ponga mente a questo nobile fine dei suoi versi:
   L'unica gloria che di sé mi asseta, L'unico premio che domando a Dio È che il mio verso dei fraterni "petti Sia nuovo sprone ai generosi affetti.
   Garibaldi conquista le due Sicilie e ne cede il possesso a V. Emanuele ; la poetessa canta nella stupenda perifrasi.
   Ei, con la man che i troni iniqui atterra, Al leale Sabaudo Emmanuello Porse il gemino fren delle preclare Piaggie ov'ardon due monti in riva al mare.
   Alteramente può ripetere al Manzoni che la sua musa non canta se non le vere glorie della patria come lui :
   Vergin di servo encomio E di codardo oltraggio Porge soltanto all'itale _ -
   Glorie il mio verso omaggio; Ti tu sei pura e splendida Gloria del nostro suoi.
   

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