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Giannina Milli
nella vita e nelle opere
Giacinto Pannella
Cooperativa Tipografica Teramana, 1925, pagine 168

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Invece di nenie e fple, fa che la madre, vegliando a studio della cuna, dica al suo amore: .
   Cresci e col culto dei tuoi padri a Dio, Apprendi anche l'amor del suoi natio.
   Patria e religione, popolo e Dio : ecco in duex versi racchiusa tutta un'intera educazione e la mente di un gran pensatore ed agitatore italiano non a-vrebbe a male un tal compendio della sua dottrina.
   Se per l'ingegno virile grandi sono i concetti dei^suoi carmi, pel cuore di donna non ne sono di minor forza gli affetti. Invocando la luce del vero alla mente ed al cuore, sa temperare a forti idee forti affetti, e mentre un pensiero matura, un affetto spunta. Non mai ci sentiamo forti nei nostri affetti come quando li leggiamo in tale accordo, che ben •si puote in-,misurati detti versar la piena d'irrom-p"enti affetti. ' '
   Un'altra corda del pari potente dell'arpa della Milli è l'amor ,di patria, per cui anche nei tempi difficili non piegava a mentire gli affetti suoi. Lo ha detto essa: ho due beni, la prece e il canto. Ma le grandi anime si rassomigliano, ed ha pur essa un terzo bene come un suo degno contemporaneo:
   Ainier, prier, chanter, voila toute sa vie.
   Tutti e tre, come le tre rctse, li consacra alla gloria immortale del bel Paese ove il sì suona. Però per-.sona degna per lei è quella che in vita sacrò alla patria amore, dovizie, ingegno. E nei suoi carmi è

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