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Giannina Milli
nella vita e nelle opere
Giacinto Pannella
Cooperativa Tipografica Teramana, 1925, pagine 168

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Questi pensieri profondi e varii e nuovi della Milli fecero sorgere il dubbio in quanti non erano stati presenti all'accademia che le poesie non fossero improvvisate; ma il fatto che la Giannina rifuggiva da ogni artifizio e a rime obbligate improvvisava a richiesta degli spettatori e l'osservare che sotto molti rispetti le poesie meditate sono inferiori a quelle improvvise, fecero cadere ogni dubbio e crescere infine 1* ammirazione intorno al miracolo di donna, come finirono per chiamarla. -
    L'incanto delle poesie che .anche oggi si riproduce leggendole è l'effetto dell'estro poetico ed an--che del grande studio della poetessa. Senza questo invero non si lega la verità storica ai voli della fantasia. La Milli, come acuto osservatore nella più alta collina del suo orizzonte, fissa lo sguardo nel-l'armeggiar vivo del pensiero moderno, ne studia le cause, ne comprende gli effetti e l'atmosfera de! secolo è sua. Questo spiega perché si sia fatta comprendere da tutti e ne abbia potuto strappare gli applausi. Dall'altra parte non si resiste alla forza del genio educato con ogni cura e studio amoroso. Ma a questo studio, seguitiamo a mettere in carta •qualche altra riflessione, a questo* studio che diremo primo, ne fa succedere un secondo il quale riesce di paragone, di quel che è con quel che fu, ed a tutto, nell'estasi d'improvviso canto, infonde un'aura di vita limpida e serena. Allora 'il mondo esteriore, il fuori di sé, sia vita o fatto, sia sostanza *

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