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Giannina Milli
nella vita e nelle opere
Giacinto Pannella
Cooperativa Tipografica Teramana, 1925, pagine 168

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Torniamo all'analisi dei pensieri. Non vi sono idee vaghe, ma caratteri particolari, tipi ben definiti, figure determinate, e da per tutto ella coglie il più bel fiore. Perciò è oggetto della sua musa tanto la creatura di un sol giorno, quanto l'essere di tutti i giorni che le diede il canto, sì l'affetto più tenero, come l'idea più -astratta, e tutto vi è verseggiato con la stessa forza poetica che solamente-qua e là vien meno, o perché la materia è sorda a rispondere, o perché non è pronta la musa invocata all'improvviso. Per altro quasi sempre ogni materia risponde all'estro, senza che la varietà d'argomenti vi tolga 1! unità 'di concetto, giacché per lei la beltà varia della natura "deve egualmente e-sprimere del bello etèrno la suprema idea. E il lettore dal primo all'ultimo carme ha l'agio di coordinare le varie idee per riunirle in un tutto come in un quadro. Un tal quadro poi è opera finita,, perché la nostra autrice, ricca di due doti, rare a trovarsi insieme, ingegno virile è cuore di donna, armonizza corde disparate. Così pensieri, affetti, sentimenti, vi son tocchi con eguai forza e con quel-chiaro ordine proprio a chi ha letto potentemente la cosa. Invero si resta meravigliati trovare nel verso che creò ratto il pensiero, alcune idee più chiare che non dopo lunghi ragionamenti in opere pensate.

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