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Giannina Milli
nella vita e nelle opere
Giacinto Pannella
Cooperativa Tipografica Teramana, 1925, pagine 168

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 101 ---
   (B)
   Memoria biografica di Giannina Milli • Ricordo personale di Luigia Codemo;
   II giorno 17 Gennaio, essendo la Giannina Milli giunta a Venezia, mandò, col mezzo della Eugenia Fortis ad annunziare la sua visita pel dì dopo, a Luigia Codemo, allora tornata da Treviso, dove questa avea soggiornato da più mesi, per la malattia e conseguente morte di Cor-nelia Sale, vedova Mocenigo-Codemo, sua illustre madre.
   L'annunzio della visita di Giannina Milli fece tal •colpo a Luigia Codemo, ch'ella improvvisò, si può dire, nel silenzio della propria camera, un sonetto affine di recitarlo quando l'illustre improwisatrice le comparisse davanti.
   Di fatto, il di dopo, appena fu entrata, coli' Eugenia Fortis, la Giannina Milli, ecco la Codemo recitarle il sonetto che segue :
   A GIANNINA MILLI nel giorno in cui venne presentata
   Itala musa ! Al tuo leggiadro aspetto, al lampo, che nel guardo a te scintilla, del tuo bel cor, temprato a ogni alto affetto, specchio sijicero come Iddio sortilla,
   Dimmi, ah dimmi perché qui dentro al petto improvvisa di duol atra scintilla mi si desta, e dal cor va ali'intelletto?
   Io bene il so! Quell'immortai fave41a pe/ cui '1 mondo regina te saluta, la dolce madre mia conobbe anch' ella.

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