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Fingerla volli; e fu speranza... ahi vana ! Resti di lei, delle sue dolci note Debol segno, sommessa eco lontana.
Firenze, gennaio del 1867.
LUIGIA CODEMO.
A LUIGIA CODEMO
Allor ch'io penso all'inesausto ardore Che l'ispirata tua.mente nutrica Segreto un cruccio mi si apprende al core A cui tua lode par che biasmo indica,
Che mentre assidua pel sentier d'onore Nuove palme tu cogli, o dolce amica, Me d'inerzia fatale e di languore Una possa crudel preme e affatica.
Pur non rimpiango i vani plausi e i serti Dalle genti paterne in ogni lido D'Italia nostra al facil canto offerti;
Ma ben mi atjristo che allo stanco ingegno Niegato or" sia della tua fama il grido Bandir con verso che di te sia degno.
Firenze, 22 gennaio 1878.
GIANNINA MILLI.