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Giannina Milli
nella vita e nelle opere
Giacinto Pannella
Cooperativa Tipografica Teramana, 1925, pagine 168

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Fingerla volli; e fu speranza... ahi vana ! Resti di lei, delle sue dolci note Debol segno, sommessa eco lontana.
   Firenze, gennaio del 1867.
   LUIGIA CODEMO.
   A LUIGIA CODEMO
   Allor ch'io penso all'inesausto ardore Che l'ispirata tua.mente nutrica Segreto un cruccio mi si apprende al core A cui tua lode par che biasmo indica,
   Che mentre assidua pel sentier d'onore Nuove palme tu cogli, o dolce amica, Me d'inerzia fatale e di languore Una possa crudel preme e affatica.
   Pur non rimpiango i vani plausi e i serti Dalle genti paterne in ogni lido D'Italia nostra al facil canto offerti;
   Ma ben mi atjristo che allo stanco ingegno Niegato or" sia della tua fama il grido Bandir con verso che di te sia degno.
   Firenze, 22 gennaio 1878.
   GIANNINA MILLI.

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