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Giannina Milli
nella vita e nelle opere
Giacinto Pannella
Cooperativa Tipografica Teramana, 1925, pagine 168

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   (H)
   Giannina Milli in Sicilia.
   Giannina Milli, la nostra cara poetessa estemporanea, ha impreso, fin dal 15 settembre di questo anno, una peregrinazione poetica per l'isola di Sicilia. I nostri lettori sanno quanto e quale siasi il merito di questa giovane Corinna, che in breve ha saputo formarsi una fama sì chiara fra noi. Recatasi in Palermo a dar saggio anche colà dei suoi canti improvvisi, ella die subito nella sala del palazzo pretorio il primo pubblico esperimento il di 26 del mese stesso. E fu tale e si concorde l'ammirazione "e la simpatia che destò in quella accademia, che dovè presto prometterne una seconda, già data a' 3 ottobre passato, nel medesimo luogo che era stato teatro ai suoi primi trionfi.
   La Milli, abborrente dalle ciarlatanerie, ignara degli studiati prestigi, coi quali spesso si merca la sacra scintilla delle muse, presentossi al primo cimento, onorata anche dalla presenza di S. E. il luogotenente generale Filangieri, innanzi a gente nuova per lei, e domandò alla terra dei vulcani un soffio d'inspirazione. Scosse le menti, commosse i cuori degli attoniti astanti. Il fatto superò le aspettative. Da quel momento la stampa periodica siciliana non ha trovato più confine alle lodi : i giornali di Palermo san zeppi di artìcoli dottissimi in omaggio del raro .ingegno della'donzella teramana; altri se ne inviano altrove. Gli uomini colti e ragguardevoli, le cospicue famiglie gareggiano di officiosità e di cure verso' lei ; e la stessa Milli non può parlare dei siciliani senza un profondo sentimento di gratitudine. Nell'accademia del 3 ottobre i temi più poetici sortiti dall'urna le diedero più agio a sfogare il suo malinconico estro. Infatti, la trovate! la, la poesia nata alla corte di Federico II., i sogni. innocenti d'una vergine, Mosè, amore e morte, !' arpa

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